Solana (SOL), Previsioni Crypto: Ancora Sotto la Rigida Resistenza

Quella di Solana (SOL) in area 47$, sembra essere una resistenza critica, in cui il prezzo non riesce a rompere con decisione al rialzo, ed anzi inizia a dare segnali di debolezza. Negli ultimi 40 giorni ha provato il break out 4 volte ma senza riuscirci.

Nel grafico successivo è evidenziata sia la resistenza e sia il box di congestione dove SOL si sta muovendo. Allo stato attuale quota 43$ perdendo in 3 giorni un 8%. La situazione è sostanzialmente la medesima del nostro ultimo articolo Solana (SOL), Previsioni: Quota Ancora Sotto la Resistenza a 47$ con il prezzo che è stato respinto.

Nei giorni scorsi SOL era balzata di oltre il 15% in 24 ore, passando da un minimo di $ 39,2 ad un massimo di $ 45,1 per arrivare il giorno successivo a 48,24$. L’impennata è stata correlata al rilascio, mercoledì 10, dei dati sull’inflazione statunitense, che finalmente ha dato segnali di raffreddamento a Luglio, dando così una spinta per un rally dei mercati globali, dalle crypto agli azionari.

Livelli di supporto e segnali dagli indicatori

L’hype  rialzista si è affievolito negli ultimi giorni, con il prezzo di SOL che è tornato a ritracciare, con uno scenario che in caso di correzione più profonda, fornisce un primo livello di supporto a 39,6$ ed un successivo nell’area principale tra 36,8 e 35,30$. Livelli ricavati grazie all’utilizzo di Fibonacci sul vettore minimi di Giungo, fino ai massimi recenti a 48,2$.

Osservando il Set up degli indicatori, vediamo che sono ancora in positivo ma si sta evidenziando qualche segnale di debolezza, che rispecchia la situazione della price action. In caso di passaggio in negativo di entrambi gli indicatori sarà meglio liquidare eventuali posizioni long, perché si innalzerebbero i rischii di rivedere i minimi di Giugno.

La Germania ha la maggior parte dei validatori di Solana

Recentemente è uscito un report sullo stato di salute della blockchain di Solana, che risulta composta da 4300 persone sparse nel globo. In base alla distribuzione geografica dei validatori, risulta che a farla da padrone è la Germania con il 21%, seguita dagli USA con poco più del 20% e poi l’Irlanda con il 9,5%. Inoltre il report ha verificato che su 1.915 validatori oggetto dell’analisi, 1.688 cioè l’88,14% sono gestiti da soggetti indipendenti.

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