Il cambio euro dollaro scivola sotto 1,1300, mentre i dati PMI dell'Eurozona hanno sorprendentemente subito una contrazione a maggio.
Il prezzo dell’euro dollaro sta registrando una discesa nella sessione di mercoledì, scivolando sotto 1,1300 durante le contrattazioni europee. Il fiber ha mostrato segni di debolezza a causa dei dati economici deboli provenienti dall’Eurozona e delle preoccupazioni geopolitiche in aumento. Nonostante il rallentamento, l’euro ha registrato delle perdite modeste rispetto al dollaro americano, che ha fatto registrare un rimbalzo dopo aver perso terreno nelle giornate precedenti.
Come anticipato, il calo dell’euro dollaro è stato principalmente attribuito ai dati sorprendenti dell’Indice PMI dell’Eurozona per maggio. Il PMI composito è sceso a 49,5, rispetto a 50,4 di aprile, segnando una contrazione dell’attività economica complessiva. Con un valore inferiore a 50, questo dato suggerisce una contrazione nel settore dei servizi, che ha visto un calo per la prima volta da novembre 2024. Questo ha posto pressione sull’EURO, con i trader preoccupati per la prospettiva di un rallentamento economico nell’Eurozona. Inoltre, i dati PMI hanno segnalato che l’attività nel settore manifatturiero è diminuita a un ritmo inferiore alle aspettative, contribuendo a indebolire ulteriormente le prospettive per la valuta unica. La debolezza nei settori chiave ha alimentato i timori di una possibile recessione, un fattore che ha spinto gli investitori a cercare rifugi sicuri, tra cui il dollaro statunitense.
Un altro fattore che ha messo pressione sul fiber è l’incertezza geopolitica. Le previsioni di un cessate il fuoco tra Russia e Ucraina, con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump che ha escluso la possibilità di un accordo rapido, hanno accentuato i timori per la stabilità economica e geopolitica globale. Le dichiarazioni di Trump hanno abbattuto le speranze di una risoluzione pacifica immediata, peggiorando le prospettive per l’economia europea, che dipende dalla stabilità in Ucraina e in Russia, essendo entrambi importanti attori economici.
Al momento della scrittura, il prezzo del fiber è a 1,1294, in calo dello 0,32%, con una correzione ribassista imminente, che potrebbe essere alimentata dal rimbalzo dal livello annuale di 1,1328, seguito dalla falsa rottura dello stesso. Una chiusura sotto il livello chiave di 1,1300 confermerebbe la pressione ribassista, aprendo la strada a un possibile ritest del supporto a 1,1250, con il successivo obiettivo a 1,1214, un livello annuale.
In queste condizioni, una ripresa della tendenza rialzista potrebbe verificarsi solo in caso di chiusura sopra la resistenza a 1,1350, scenario che stimolerebbe i rialzisti a spingere ulteriormente, mirando prima al livello chiave di 1,1400 e, successivamente, al livello annuale di 1,1422.
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Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.