Petrolio sempre sotto l'ampia area di resistenza fra 63.90/66.80. Crescono le probabilità di nuovi affondi verso i minimi di aprile.
Le quotazioni del contratto future sul Light Crude Oil 12/25 hanno proseguito quest’oggi la fase di arretramento che era cominciata dopo il picco relativo di venerdì scorso a quota 62.59, toccando minimi relativi a 60.67. I valori si stanno avviando ad una chiusura daily negativa e quotano mentre scriviamo 61.14, con una perdita del -0.57% su base giornaliera.
Il dato tecnico di maggior rilievo per quanto riguarda la tendenza dominante è restituito dal grafico a barre settimanali, ove possiamo distinguere un’ampia area di resistenza compresa fra 63.90/66.80. Essa costituisce la barriera principale che si oppone alla ripresa del rialzo.
Prezzi inferiori a tale area rimangono orientati nel corso delle prossime due/quattro settimane alla probabile violazione dei minimi raggiunti lo scorso aprile a 55.12. Sulla strada verso il target possiamo distinguere una fascia di supporto intermedia posizionata tra 58.55/59.50, da cui potrebbero ancora scattare provvisorie reazioni. Dobbiamo tuttavia sottolineare che solo una chiusura daily superiore a quota 66.80 potrebbe imporre una revisione rialzista al quadro tecnico dominante.
Il governo del Mali ha deciso di sospendere per due settimane tutte le attività scolastiche e universitarie a partire da oggi 27/10, a causa di una grave carenza di carburante. La misura, riportata da Reuters, è stata annunciata domenica sera, dopo che insorti affiliati ad al-Qaeda hanno imposto un blocco sulle forniture di combustibile nel Paese.
Il gruppo jihadista aveva proclamato l’embargo all’inizio di settembre, vietando l’ingresso di carburante nel Mali — un Paese senza sbocco sul mare — e attaccando diversi convogli di autocisterne diretti verso la capitale Bamako. Secondo vari analisti, il blocco rappresenta una strategia di pressione nei confronti della giunta militare al potere, volta a indebolire l’economia nazionale tagliando l’accesso alle risorse energetiche.
La notizia è arrivata poco dopo l’annuncio di un accordo con la Russia, che negli ultimi anni ha intensificato la propria presenza economica e militare nel Paese. Mosca si è impegnata a fornire tra 160.000 e 200.000 tonnellate di prodotti petroliferi e agricoli, senza però precisare la natura esatta delle forniture né le tempistiche di consegna.
Su grafico a barre da 30 minuti ci concentriamo sulla disposizione dei riferimenti tecnici validi per il brevissimo periodo, ossia fino all’intera sessione di domani 28 ottobre. In particolare, possiamo segnalare la presenza di resistenze a 61.65 e 62.20/25, ognuna delle quali costituirà punto di probabile ripiegamento anche in caso di nuovi recuperi, tra stanotte e domani.
Le aspettative sono di discesa fino a 59.40 e 58.70, obiettivi virtualmente alla portata dei prezzi entro la sessione di mercoledì. Il segnale tecnico è short e verrebbe annullato solo dall’eventuale superamento di quota 62.25, senza attendere alcuna altra conferma.
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Federico Dalla Bona è analista tecnico professionista dal 2002. Ha pubblicato centinaia di articoli sui maggiori portali web finanziari e fornito per oltre 15 anni contenuti in diretta TV su ClassCNBC. Figura tra gli autori di uno studio dell’Università di Pisa volto all’applicazione delle tecniche di intelligenza artificiale sui mercati finanziari. Dal 2016 dirige una società che si occupa di sviluppo di trading-systems e pubblicazioni web.