Prezzi Petrolio Greggio: Future WTI Stabile per la Festività USA, Ma Resta Ribassista

I prezzi del future sul petrolio greggio WTI, scambiato in dollari al Nymex, hanno effettuato oggi una leggera reazione dopo i cali di mercoledì, ma sono rimasti comunque incastrati nello stretto range fra 76.89 e 78.21, senza imporre modifiche allo scenario ribassista ancora in vigore.

Su grafico a candele giornaliere possiamo constatare come le medie mobili, approfittando della relativa immobilità odierna del mercato, ne abbiano approfittato per scendere ulteriormente rimanendo posizionate in funzione di resistenze. Questo indica un aumento della pressione in vendita, che legittima uno scenario di ulteriore ampliamento della debolezza prima del termine della settimana.

Arriva o No il Tetto ai Prezzi ?

I prezzi del petrolio si mantengono vicini ai minimi degli ultimi due mesi, anche a causa delle reazioni suscitate dalla proposta del G7 di imporre un tetto limite al prezzo del petrolio russo. I dubbi degli operatori sono relativi a quanto effettivamente verrebbe, in questo modo, limitata l’offerta globale. Oltre a questo, oggi sono usciti dati dagli USA che hanno indicato una crescita maggiore del previsto delle scorte di benzina, e dalla Cina ove invece si stanno ampliando ancora i controlli sul COVID-19, fattore che mette a rischio la crescita economica del gigante asiatico.

I volumi degli scambi sono stati scarsi, a causa della giornata festiva del Ringraziamento negli Stati Uniti.

I governi dell’Unione Europea sono divisi sulle misure da adottare contro Mosca, per impedirle di pagarsi la guerra in Ucraina con i soldi dell’UE. Il problema è evitare che misure troppo intense possano causare uno shock globale dell’offerta di petrolio. Il gruppo di nazioni del G7 sta nel contempo valutando un tetto per il petrolio russo, trasportato via mare, a 65-70 dollari al barile. Lo ha riferito un funzionario europeo, anche se i governi dell’Unione devono in effetti ancora concordare un prezzo.

Un prezzo massimo più elevato potrebbe convincere la Russia a continuare a vendere il suo petrolio, riducendo il rischio di una carenza di offerta nei mercati petroliferi globali. Lo stesso Cremlino ha affermato che la Russia non prevede di fornire petrolio e gas ai paesi che sostengono il limite, ma prenderà una decisione definitiva solo una volta analizzate le cifre.

Quadro Tecnico per il Light Crude Oil

Lo scenario visibile su grafico a scansione intraday, con barre da 30 minuti, evidenzia come le resistenze si siano abbassate rispetto all’ultima analisi, portandosi a 78.60 e 79.75. Le resistenze sono i punti ove, presumibilmente, si stanno concentrando in questa fase gli ordini di vendita. Entrambe, quindi, costituiranno potenziali punti di ripartenza del ribasso anche in caso di nuovi recuperi, in particolare fra stanotte e domani (venerdì 25).

I margini operativi di breve periodo sono relativamente risicati, in quanto si sono formati nuovi supporti che ci impongono di avvicinare il target ribassista, rispetto quanto preventivato. Un primo obiettivo è posto già a 76.60, mentre il target principale si trova a 76.01.

Il segnale tecnico è short su nuovi test delle resistenze, in ogni caso da rilevazioni non inferiori a 78.02. Evitiamo di intervenire short da prezzi eccessivamente lontani delle resistenze, in modo da disporre in partenza di un teorico rapporto fra rischio/beneficio a nostro favore.

Lo scenario verrebbe annullato e rivisto solo nell’eventualità di rottura della resistenza principale, mediante una chiusura su grafico a 30 minuti superiore a 79.75. Nel frattempo, mentre sono le 20.52 CET di giovedì 24 novembre, il contratto future Light Crude Oil con scadenza a gennaio ’23 viene passato di mano a 77.96 dollari, stabile da ieri (+0.03%).