Cala il numero di impianti di perforazione attivi negli USA, indicatore precoce della produzione. Petrolio verso il test di 67.78 e 67.30
I prezzi del petrolio greggio WTI, quotato in dollari al Nymex, stanno riprendendo un’inclinazione dominante ribassista, dopo aver tentato inutilmente il rimbalzo dai minimi del 18 novembre. A far capo dal picco registrato a 71.51 nella sessione di venerdì 22 scorso, si è finora sviluppato un arretramento del -4.84%.
Il grafico weekly, dove ogni candela rappresenta una settimana di oscillazione dei prezzi, evidenzia la formazione di una fascia di resistenza tra 70.56/66 che costituisce l’attuale ostacolo tecnico principale alla ripartenza del rialzo. Con riferimento alle prossime cinque-dieci giornate, sarebbe adesso indispensabile almeno una chiusura daily superiore a 70.66 per consentirci di introdurre nuovamente degli scenari di recupero.
Il numero di impianti di perforazione attivi negli USA è calato per la terza settimana consecutiva, sia per quanto riguarda le aziende energetiche di petrolio che per quelle del gas naturale. Lo ha fatto sapere la società di servizi energetici Baker Hughes nel suo rapporto pubblicato mercoledì, e rilanciato da Reuters.
Il numero di impianti di perforazione per petrolio e gas, un indicatore precoce della produzione futura, è sceso di una unità nella settimana al 27 novembre, giungendo al dato più basso da settembre. Baker Hughes ha pubblicato il rapporto con due giorni di anticipo a causa della festività del Giorno del Ringraziamento, giovedì.
Il numero totale di impianti di perforazione è sceso di 43 unità, pari al 7%, rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Baker Hughes ha dichiarato che questa settimana gli impianti di perforazione per il petrolio sono scesi di due unità a 477, il livello più basso da luglio, mentre quelli per il gas sono saliti di una unità portandosi a 100 complessive.
A novembre, i trivellatori hanno tagliato tre impianti di perforazione per petrolio e gas, riducendo il numero totale di impianti per il secondo mese consecutivo, per la prima volta da giugno.
Il grafico a barre da 30 minuti ci aiuta a definire con maggior precisione la posizione dei riferimenti tecnici di brevissimo periodo, validi validi fino all’intera sessione di giovedì 28.
Siamo in presenza di un segnale ribassista che proietta obiettivi a 67.78 e 67.30. Il segnale è mantenuto attivo dal rispetto delle resistenze poste a 68.45 e 69.00. Le resistenze costituiranno punti di probabile ripresa del ribasso in caso di recuperi fra stanotte e l’intera giornata di domani.
Il segnale tecnico è short sfruttando ogni eventuale riavvicinamento alle resistenze, da prezzi comunque non inferiori a 68.35. Fissiamo un allarme in eventuale violazione di quota 69.00, confermata da una chiusura superiore su grafico a 30 minuti. A tale condizione sarebbe indispensabile rivedere il quadro grafico con nuovi aggiornamenti.
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