Prezzi Petrolio Greggio: Attacco Ucraino Alle Raffinerie Russe, WTI in Rialzo

I prezzi del petrolio greggio WTI, quotato in dollari al Nymex, hanno ripreso quest’oggi accelerazione ribassista spingendosi fino a quota 79.73. Il contesto è quello di recupero innescatosi dai minimi di lunedì a 76.79 ed esso, a sua volta, fa parte di un quadro rialzista più ampio già in moto dalla metà dello scorso dicembre.

Il grafico a candele settimanali mostra come i valori dalla metà di febbraio stiano oscillando a cavallo della linea dei 77.50/77.80, coincidente con una vecchia resistenza di medio termine. Il movimento altalenante di quest’ultimo mese sta consentendo al mercato di consolidare la rottura del livello, gettando nel contempo le basi per ulteriori rialzi nel corso dei mesi di marzo e aprile.

In particolare, consideriamo attivo un obiettivo di tendenza a 83.89 virtualmente raggiungibile proprio entro la fine di aprile. L’area principale di supporto a sostegno dello scenario è quella passante per i 76.70/77.60, zona che dovrebbe fornire sufficiente sostegno anche in caso di nuovi arretramenti. 

Russia-Ucraina Guidano il Sentiment

Il prezzo del greggio è stato sorretto quest’oggi dalla diminuzione delle scorte negli Stati Uniti, nonché dai timori per una interruzione dell’offerta dopo gli attacchi ucraini alle raffinerie russe, che avvengono in un contesto di domanda crescente. 

Le scorte di greggio statunitensi sono diminuite di 1,5 milioni di barili nella settimana fino all’8 marzo, secondo i dati diramati dall’Energy Information Administration (EIA), scendendo al di sotto delle previsioni. La lavorazione del greggio statunitense è invece aumentata fino all’86,8% di utilizzo secondo l’EIA. 

“Sebbene la temperatura geopolitica sia salita di qualche grado da dicembre, non abbiamo ancora assistito a interruzioni delle fonriture, e il mercato ha concluso che tale rischio è attualmente molto basso”, ha detto l’analista della Saxo Bank, Ole Hansen. L’Ucraina ha lanciato oggi un attacco con droni sulle regioni russe, causando un incendio alla più grande raffineria di petrolio di Rosneft, in quello che il presidente Vladimir Putin ha definito un tentativo di aggressione per disturbare le elezioni presidenziali russe.

Il petrolio sta trovando supporto anche dal sentiment relativo all’inflazione. “Il greggio scambia in rialzo dopo che i dati sull’inflazione, più calda del previsto, hanno fatto poco per cambiare la visione del mercato sulla tempistica dei tagli ai tassi, a sostegno della crescita negli Stati Uniti”, ha aggiunto Hansen. Tassi più bassi tendono generalmente a sorreggere la domanda di petrolio. 

Quadro Tecnico per il Future Light Crude Oil

Il grafico a barre da 30 minuti ci consente di delineare con maggior definizione di dettaglio l’impostazione tecnica valida fino a tutta la giornata di domani, 14 marzo. Ci concentriamo in particolare sulla posizione dei supporti, livelli che mantengono attivo il segnale rialzista già in via di sviluppo. Essi sono disposti adesso a 78.83 e 78.07.

Le aspettative sono di allargamento del rialzo fino a 81.13, passando per un primo obiettivo intermedio a 80.21. Quest’ultimo livello è posto in corrispondenza di una resistenza da cui potrebbe scattare qualche provvisorio arretramento in seno al rialzo atteso. 

Il segnale tecnico è long su riavvicinamento al primo supporto, in ogni caso da rilevazioni non superiori a 79.20. Lo stop scatterebbe solo in caso di violazione del supporto principale, mediante almeno una chiusura su grafico a 30 minuti inferiore a 78.07.

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