Pubblicita'
Pubblicita'

Prezzi Petrolio Greggio: 2026, Rischio Oversupply Strutturale. Attesa Nuova Debolezza

Da
Federico Dalla Bona
Pubblicato: Dec 29, 2025, 18:36 GMT+00:00

Il petrolio stoccato o trasportato su navi è tornato ai massimi dal 2020, epoca Covid. Questo è un campanello d’allarme serio per il WTI

Prezzi Petrolio Greggio: 2026, Rischio Oversupply Strutturale. Attesa Nuova Debolezza

I prezzi del contratto future sul petrolio greggio WTI, quotato in dollari, hanno avviato la settimana con un rimbalzo spintosi fino a quota 58.30 e, mentre scriviamo, oscillano in territorio decisamente positivo, a poca distanza dai massimi, con un guadagno su base giornaliera del +2.27%.

Il rimbalzo odierno è diretta conseguenza del rapido arretramento sviluppatosi venerdì scorso, subito dopo il raggiungimento dei massimi relativi di quota 58.88. Su tale livello si è apparentemente esaurita la fase di recupero che proseguiva dai minimi del 16 dicembre, toccati a 54.98.

Il grafico storico, nel quale ogni barra rappresenta una settimana di oscillazione dei prezzi, ricorda come i minimi del 16 dicembre abbiano riportato le quotazioni del WTI su livelli che non si rivedevano da febbraio 2021. Il rischio è che il raggiungimento di tali minimi possa fungere da apripista per ulteriori affondi nel corso delle prossime 5–10 giornate.

Lo scenario dominante vede infatti i prezzi del greggio stabilmente al di sotto dell’ampia area costituita dai vecchi supporti di lungo periodo, transitanti fra 63.50 e 66.50, livelli che attualmente fungono da principali resistenze di tendenza.

Nel corso delle prossime 5–10 giornate terremo strettamente monitorata la tenuta dell’area 59.35/59.60, dove è situata la resistenza principale di breve periodo. L’incapacità del mercato di riportarsi oltre tale ostacolo tecnico già entro la fine della settimana complicherebbe ulteriormente il quadro tecnico, ampliando le proiezioni ribassiste fino a un probabile test di quota 54.00.

2026: Rischio di oversupply strutturale

Dopo un 2025 chiuso con un calo dei prezzi di quasi il 20% (area 60 dollari), il mercato entra nel nuovo anno con una percezione negativa, non per shock di domanda ma per eccesso di offerta. La crescita della produzione è diffusa e sincronizzata: Stati Uniti, Canada e Brasile hanno aumentato l’output, mentre l’OPEC+ ha progressivamente smontato anni di tagli.

Il dato chiave è la divergenza di stime. International Energy Agency prevede per il 2026 un surplus di 3.85 milioni di barili/giorno, circa il 4% della domanda globale. L’OPEC+ parla invece di mercato “quasi bilanciato”. Quando lo scarto di visione è così ampio, storicamente il mercato tende a prezzare lo scenario più prudente, non quello rassicurante. Questo rafforza l’idea che i rimbalzi come quello degli ultimi giorni siano tecnici, non l’inizio di nuove fasi direzionali rialziste.

Ma il segnale forse più pesante arriva dal mercato fisico: secondo dati Kpler citati da Reuters, il petrolio stoccato o trasportato su navi è tornato ai massimi dal 2020, epoca Covid. Questo è un campanello d’allarme serio, perché le scorte galleggianti salgono tipicamente prima che si saturino quelle onshore. In termini di price action, questo contesto storicamente anticipa pressione ribassista persistente, non crolli immediati ma erosione graduale dei supporti.

Scenario tecnico a 1-2 sedute

Sul grafico a barre da 30 minuti si osserva come i valori, con il rimbalzo odierno, si siano riportati in forte avvicinamento alla resistenza di brevissimo periodo compresa fra 59.40/59.55. La tenuta di tale livello dovrebbe favorire, già entro la sessione di martedì 30 dicembre, un ritorno dei prezzi in area 56.76/56.92, con buone probabilità di ulteriore estensione della debolezza almeno fino a 56.03.

Il segnale tecnico a 1-2 sedute è short e verrebbe interrotto esclusivamente da una chiusura su grafico a 30 minuti superiore a 58.65. Dal punto di vista della tendenza dominante, saremmo invece costretti a rivedere lo scenario ribassista solo in presenza di una chiusura su grafico daily superiore a 59.55.

Per uno sguardo a tutti gli eventi economici di oggi, controlla il nostro calendario economico. È inoltre possibile seguire la nostra pagina Facebook per rimanere aggiornati sulle ultime notizie economiche e analisi tecniche.

Sull'Autore

Federico Dalla Bona è analista tecnico professionista dal 2002. Ha pubblicato centinaia di articoli sui maggiori portali web finanziari e fornito per oltre 15 anni contenuti in diretta TV su ClassCNBC. Figura tra gli autori di uno studio dell’Università di Pisa volto all’applicazione delle tecniche di intelligenza artificiale sui mercati finanziari. Dal 2016 dirige una società che si occupa di sviluppo di trading-systems e pubblicazioni web.

Pubblicita'