Secondo ING l'inizio del ciclo di riduzione dei tassi sarà il prossimo motore dell'oro. Le proiezioni tecniche sembrano concordare.
I prezzi del future sull’oro, quotato in dollari al Comex, stanno attraversando una sessione positiva con un guadagno nel tardo pomeriggio del +0.38% a quota 2542.3. Il contratto con consegna a dicembre ha fatto registrare l’ultimo picco di rilievo il 20 agosto scorso a 2550.6, sui nuovi massimi storici. A far capo da tale data si è sviluppata una fase di stabilizzazione che risulta ancora in corso e che finora è riuscita a spingersi indietro solo fino ai 2502.7 dollari toccati mercoledì della scorsa settimana.
Non ci sono indicazioni di esaurimento della tendenza rialzista di fondo e su grafico a barre settimanali possiamo individuare proiezioni aggiornate fino ad area 2600.0/2623.0. L’attuale supporto principale riferito alle prossime due-quattro settimane è posizionato non prima dei 2470.0/2487.0; questo significa che il mercato sarebbe teoricamente in grado di andare a raggiungere nuovi minimi relativi senza comunque incorrere in variazioni significative dell’impostazione di fondo. Il livello di supporto più vicino è invece già localizzabile tra 2.510.0/2512.0.
Secondo Ewa Manthey, Commodities Strategist di ING, il rally dell’oro è sarebbe solo all’inizio ed il taglio dei tassi statunitensi – il più atteso da decenni – porterà i prezzi a nuovi massimi storici già questo mese. La notizia è stata rilanciata oggi dal canale specializzato Kitco News.
Nell’aggiornamento mensile della banca, Manthey ha osservato che l’oro è stata una delle materie prime più performanti di quest’anno, con un guadagno di oltre il 21% nel 2024. Manthey ha sottolineato che i guadagni sono stati trainati principalmente dalle aspettative di un taglio dei tassi d’interesse da parte della Federal Reserve, dai forti acquisti delle banche centrali e dai robusti acquisti asiatici, oltre che dalla domanda di beni rifugio dovuta all’aumento dei rischi geopolitici e all’incertezza delle elezioni statunitensi.
Manthey ritiene che l’imminente inizio del ciclo di riduzione dei tassi da parte della Fed sarà il prossimo motore forte e sostenuto della quotazione dell’oro. Alla recente conferenza di Jackson Hole, il presidente della Fed Jerome Powell ha chiarito che la Federal Reserve taglierà i tassi di interesse il 18 settembre, affermando che “è arrivato il momento di aggiustare la politica. La direzione di marcia è chiara”.
Il grafico a barre da 30 minuti ci consente di focalizzare l’attenzione sui movimenti che si sono sviluppati in particolare a partire dai due minimi registrati venerdì e lunedì, sulla linea dei 2514.0 dollari. Il recupero in corso è tecnicamente in grado di proseguire fino a quota 2568.0, virtualmente raggiungibile entro la sessione di domani 11 settembre.
Sulla strada per il target principale è posto un primo obiettivo intermedio a 2554.3. I supporti che sorreggono lo scenario si trovano a 2538.7 e 2530.4. Tecnicamente, ogni eventuale riavvicinamento ai supporti costituisce occasione di ingresso long. Il segnale verrebbe annullato solo da un’eventuale chiusura su grafico a 30 minuti inferiore a quota 2530.4.
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