Avvio di settimana in pesante arretramento per i prezzi del Gas Naturale USA. I primi supporti sono già alla portata dei prezzi. L'analisi aggiornata.
I prezzi del gas naturale, quotato in dollari al Nymex, hanno avviato la settimana in pesante arretramento, subito dopo aver raggiunto – appena venerdì scorso 27 ottobre – nuovi massimi di periodo a quota 3.643. Mentre scriviamo i valori si trovano ancora in prossimità dei minimi di giornata, quota 3.321, per cui la discesa dai massimi è stata finora pari al -8.84%.
Il grafico a candele giornaliere evidenzia un ampio “buco” (=gap rialzista) fra le quotazioni del 25 e del 26 ottobre scorsi, dovuto al passaggio dal contratto con scadenza novembre a quello con scadenza dicembre. Non pare tuttavia ci siano indicazioni tecniche sufficienti a ritenere probabile la ricopertura in tempi rapidi del gap. Riteniamo maggiormente probabile che il mercato stia già cercando dei livelli di supporto di breve periodo da cui ripartire immediatamente al rialzo, già durante la settimana in corso.
Secondo i dati governativi USA, le procedure del Dipartimento dell’Energia per rilasciare i permessi di esportazione di gas naturale liquefatto (LNG) si sono allungate sotto l’amministrazione del Presidente Joe Biden, passando da sette settimane a 11 mesi o più. Il ritardo potrebbe comportare interruzioni nei rifornimenti verso i grandi acquirenti europei, a causa della mancanza dei permessi.
L’aumento delle esportazioni di LNG è osteggiato da alcune industrie statunitensi che temono possa far aumentare i prezzi interni, mentre i gruppi ambientalisti hanno sollevato preoccupazioni sulla continua espansione dell’industria dei combustibili fossili. Ampie fasce dell’industria statunitense – da quella chimica a quella siderurgica, da quella alimentare a quella agricola – si oppongono a un’esportazione illimitata di gas statunitense.
I permessi di esportazione rappresentano il limite più significativo per un’industria che spera di aggiungere il 50% in più alla capacità di esportazione entro il 2026. Secondo i dati del DOE, il tempo medio per il rilascio di una licenza di esportazione per la fornitura di gas super refrigerato ad alcuni dei maggiori acquirenti di LNG statunitense, è salito sotto l’amministrazione Biden a oltre 330 giorni, dai 155 giorni dell’amministrazione Obama e dai 49 giorni dell’amministrazione Trump.
Su grafico a scansione intraday, con barre da 30 minuti, possiamo vedere come i valori abbiano trascorso l’intero pomeriggio di oggi in stabilizzazione appena sopra al primo livello di supporto, situato a quota 3.323. Il supporto principale, valido fino a tutto domani 31 ottobre, è invece situato a quota 3.245/255.
Entrambi i livelli costituiranno potenziali punti di ripartenza del rialzo in caso di nuovi arretramenti. Le proiezioni sono tuttavia limitate in questa fase al raggiungimento della più vicina resistenza utile, situata a quota 3.476 (target). Solo dopo il raggiungimento di questo livello potremo, in base ai segnali che verranno forniti dai prezzi, appurare se ci siano fin da subito le condizioni per ulteriori allunghi. Lo scenario descritto verrebbe annullato solo dall’eventuale cedimento del supporto principale a 3.245, mediante una chiusura inferiore su grafico a 30 minuti.
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Federico Dalla Bona è analista tecnico professionista dal 2002. Ha pubblicato centinaia di articoli sui maggiori portali web finanziari e fornito per oltre 15 anni contenuti in diretta TV su ClassCNBC. Figura tra gli autori di uno studio dell’Università di Pisa volto all’applicazione delle tecniche di intelligenza artificiale sui mercati finanziari. Dal 2016 dirige una società che si occupa di sviluppo di trading-systems e pubblicazioni web.