Natural Gas ancora in recupero nel finale di settimana, ma per il momento non sembrano esserci le condizioni per nuovi massimi
I prezzi del gas naturale, quotato in dollari al Nymex, si avviano a concludere una settimana con un ulteriore rialzo. I valori hanno raggiunto oggi quota 4.012 allargando ulteriormente le dimensioni del recupero che sale dai minimi del 3 gennaio. A conti fatti, il gas è salito di oltre il 20% in una settimana.
Il grafico a candele weekly evidenzia la formazione di supporti di breve periodo in area 3.820/855 e area 3.657/725. Entrambi i livelli costituiranno punti di probabile ripartenza del rialzo in caso di arretramenti, almeno fino a raggiungimento della zona tra 4.150/4.210, dove sono situati i massimi più recenti.
Sebbene le proiezioni rialziste indichino obiettivi di tendenza in zona 4.500/4.550, per il momento non sembrano esserci le condizioni per la rottura stabile dei massimi. Un eventuale chiusura daily inferiore a quota 3 655 creerebbe anzi immediate proiezioni al ribasso, in prima istanza fino a 3.354.
L’Alaska Gasline Development Corporation (AGDC) ha siglato un accordo esclusivo con lo sviluppatore Glenfarne per portare avanti il progetto Alaska LNG, come confermato da un portavoce dell’AGDC citato da Reuters.
Il progetto, stimato a un costo di 44 miliardi di dollari, inizierà a fornire gas naturale nel 2031 anche a scopo di esportazione. Glenfarne si occuperà dello sviluppo e del finanziamento del progetto, che include un impianto di cattura del carbonio nella North Slope, una struttura di esportazione a Nikiski e un gasdotto di 1.300 km, capace di trasportare fino a 3,3 miliardi di piedi cubi di gas al giorno verso le comunità dell’Alaska e un terminal di esportazione a sud di Juneau.
Approvato inizialmente durante l’amministrazione Trump, il progetto ha ricevuto l’autorizzazione della Federal Energy Regulatory Commission nel 2020 e l’approvazione legale definitiva nel 2022, nonostante le critiche di gruppi ambientalisti.
Il grafico a barre da 30 minuti ci consente di posizionare a 3.905 e 3.800 i livelli di supporto validi fino a tutta la sessione di lunedì prossimo 13 gennaio. Tra stanotte e lunedì tali livelli costituiranno punti di probabile reazione in caso di arretramenti, in un contesto orientato ad un primo obiettivo sulla linea dei 4.108. Il target principale è posto a 4.170.
Il segnale tecnico è long sfruttando ogni eventuale riavvicinamento ai supporti, in ogni caso da rilevazioni non superiori a 3.921.
Fissiamo un allarme in eventuale violazione di quota 3.800 con una chiusura su grafico a 30 minuti; a tale condizione diverrebbe necessaria una revisione dello scenario di brevissimo periodo.
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