Quotazioni del Gas Naturale di nuovo in calo al Nymex. Mercato probabilmente orientato alla ricopertura di un gap creatosi in fase di recupero.
I prezzi del gas naturale, quotato in dollari al Nymex, si avviano a concludere anche oggi la sessione in territorio negativo, dopo aver segnato minimi relativi a quota 1.691. In corso di giornata i valori avevano anche cercato di effettuare un recupero, arenandosi tuttavia dopo il raggiungimento di massimi relativi a quota 1.823, livello da cui sono subito tornate a scattare le vendite.
Su grafico a candele settimanali evidenziamo in particolare l’ultima parte del movimento ribassista, quella che ha avuto origine a partire dai massimi dello scorso ottobre a quota 3.643. Il mercato è sceso in pesante accelerazione ribassista fino ai minimi dello scorso febbraio, quota 1.522. Successivamente, complice anche il passaggio all’attuale contratto con consegna 04/24, i prezzi avevano avviato una fase di rimbalzo cominciata con un ampio gap-up. Il “buco” rimasto aperto sul grafico verrebbe ricolmato solo dopo una discesa almeno fino a 1.603.
Nord Stream sta cercando di ottenere oltre 400 milioni di euro dai suoi assicuratori per le esplosioni del 2022 che hanno danneggiato i gasdotti progettati per trasportare il gas russo in Germania, secondo quanto rivelato dai documenti giudiziari.
La causa è stata presentata presso l’Alta Corte di Londra contro la Lloyd’s Insurance Company e Arch Insurance (EU) DAC. La società Nord Stream AG, con sede in Svizzera, ha confermato e Reuters l’esistenza di una disputa contrattuale nei tribunali commerciali di Londra con gli assicuratori del sistema di gasdotti, ma ha chiesto comprensione per non fornire commenti dettagliati sul procedimento legale.
I documenti di corte indicano che la stima preliminare attuale di Nord Stream per “i costi per prosciugare e stabilizzare il gasdotto, per eseguire una riparazione completa e per sostituire l’inventario di gas perduto” è tra 1,2 miliardi e 1,35 miliardi di euro. Inoltre, si dice che uno dei gasdotti apparisse “contorto e deformato” in un’area dove era stato danneggiato, ma “liscio e come se fosse stato tagliato” in un’altra. Lloyd’s ha rifiutato di commentare, mentre Arch non ha risposto immediatamente a una richiesta di commento.
La causa si concentra sulle esplosioni di settembre 2022 che hanno danneggiato i gasdotti Nord Stream 1 e Nord Stream 2. Sia la Svezia che la Germania avevano trovato tracce di esplosivi durante indagini indipendenti, suggerendo si fosse trattato di un atto deliberato. Russia e Occidente, in disaccordo a causa dell’invasione dell’Ucraina da parte di Mosca, si sono ovviamente accusati a vicenda. Entrambi hanno negato qualsiasi coinvolgimento e nessuno si è finora assunto la responsabilità dell’accaduto.
Su grafico a barre da 30 minuti ricerchiamo l’attuale disposizione delle resistenze valide fino a tutta la sessione di domani, 13 marzo. Ricordiamo che, da una prospettiva tecnica, le resistenze costituiscono i livelli dove si suppone siano concentrati i venditori.
Esse sono situate attualmente a 1.750/754 e 1.785/792, punti di probabile ripiegamento in caso di recuperi tra stanotte e domani. Le aspettative sono di allargamento del ribasso fino a 1.612, passando per un primo obiettivo intermedio a 1.657.
Il segnale tecnico è short su riavvicimenti almeno alla prima resistenza, in ogni caso da rilevazioni non inferiori a 1.724. Lo scenario verrebbe annullato solo dall’eventuale rottura rialzista nella resistenza principale, mediante una chiusura su grafico a 30 minuti superiore a 1.792.
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Federico Dalla Bona è analista tecnico professionista dal 2002. Ha pubblicato centinaia di articoli sui maggiori portali web finanziari e fornito per oltre 15 anni contenuti in diretta TV su ClassCNBC. Figura tra gli autori di uno studio dell’Università di Pisa volto all’applicazione delle tecniche di intelligenza artificiale sui mercati finanziari. Dal 2016 dirige una società che si occupa di sviluppo di trading-systems e pubblicazioni web.