Il prezzo del petrolio greggio WTI arretra ancora su nuovi minimi relativi mentre il gas tenta la stabilizzazione.
Il prezzo del petrolio greggio WTI viene scambiato ancora in territorio ribassista, dopo aver toccato nuovi minimi relativi intorno ai 65,8 dollari al barile. L’andamento tecnico si conferma pesantemente bearish per la materia prima, con scarse prospettive per una netta ripresa oltre i 70 dollari al barile.
Il gas naturale, invece, sta mantenendosi più stabile intorno alla fascia di 2,2 dollari. Le proiezioni rialziste possono raggiungere i 2,3 dollari, ma anche in questo caso la commodity si ritrova sotto costante pressione di vendita.
Precisamente, oggi al momento della scrittura, il petrolio greggio WTI segna 66,39 dollari al barile e il gas naturale passa di mano a 2,235 dollari.
Il prezzo del petrolio greggio WTI ha subito nuovi arretramenti anche dopo l’aggiornamento sulle previsioni di domanda dell’OPEC+, scese adesso a 2,03 milioni di barili al giorno nel 2024 contro i 2,11 milioni della precedente proiezione.
A fronte di questa notizia, secondo l’aggiornamento statunitense le scorte sono scivolate di 2,793 milioni di barili e questo aggiornamento ha potuto temporaneamente sostenere i prezzi.
Nel complesso, il contesto tecnico rimane comunque particolarmente difficile, con nuove prospettive di cali verso e oltre i 65 dollari al barile. Per invertire il downtrend già stabilizzato, sarebbe necessario un allungo almeno fino alla resistenza intermedia di 70 dollari, passando per i target di 67,10, 68,5 e 69,8 dollari al barile.
Il ritorno in campo fortemente rialzista sarà invece garantito solo da rialzi molto più ampi di così, verso e oltre gli EMA a 50 e a 100 giorni che si trovano a 74,8 e 76,7 dollari rispettivamente.
Il prezzo del gas naturale non sta mostrando variazioni significative, ma potrebbe essere sul punto di un consolidamento nella soglia di 2,22/2,25 dollari, per scongiurare nuovi ribassi e gettare le fondamenta di un movimento rialzista più ampio, in futuro.
Dopo la stabilizzazione, il gas naturale potrà tentare un rialzo sopra i 2,3 dollari, con obiettivi successivi a 2,35 e 2,42 dollari, prima del target principale di 2,5 dollari.
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Alberto Ferrante è un editorialista finanziario specializzato in mercati valutari, materie prime e criptovalute. Dopo aver completato gli studi in economia, ha iniziato a scrivere per diverse testate, approfondendo temi legati ai mercati internazionali. Dal 2018 collabora con FX Empire, inizialmente curando una rubrica sulle analisi premarket in Europa. Nel tempo, il suo focus si è ampliato all’analisi tecnica dei principali asset finanziari, con particolare attenzione alle dinamiche dei cambi valutari, delle materie prime e delle criptovalute.Come Managing Editor di FX Empire Italia, monitora da vicino l’evoluzione dei mercati, combinando un approccio tecnico con l’analisi macroeconomica per offrire agli investitori una visione chiara e approfondita delle tendenze globali.