Il prezzo de petrolio greggio riparte sopra i 62 dollari nella giornata odierna, mentre il gas tenta di rimanere sopra i 3,5 dollari nonostante i ritracciamenti.
Il prezzo del petrolio greggio WTI ha chiuso la settimana ancora stabile e riparte in questo inizio Giugno con un baricentro ancora fisso nell’area laterale tra i 60 e i 63 dollari al barile, spingendosi però sulla fascia superiore.
Il gas naturale, invece, ha proseguito nel suo arretramento fino ai 3,5 dollari e potrebbe perdere ancora quota nei prossimi giorni. Il supporto principale per questa materia prima si trova a 3,30 dollari, ancora coincidente con l’EMA a 200 giorni.
Precisamente, oggi al momento della scrittura, il petrolio greggio WTI segna 62,6 dollari al barile e il gas naturale passa di mano a 3,532 dollari.
Il prezzo del petrolio greggio WTI passa di mano sopra la resistenza intermedia di 62 dollari al barile, ma pare aver perduto quella spinta che aveva fatto supporre un tentativo di ripresa verso i 63,5 dollari al barile.
Su questo target si trova infatti la resistenza intermedia di brevissimo termine, a cui farebbe seguito il target più ambizioso di 65 dollari al barile. Vista però la sostanziale stagnazione del prezzo entro l’intervallo ristretto che va dai 60 ai 63 dollari al barile, ritengo che non vi sia ancora spazio per un ampio rally fino ai target rialzisti sopra citati.
Ancora per la prima parte di Giugno, sarebbe più plausibile osservare un proseguimento della stabilizzazione in corso da oltre un mese, con poche sorprese. Sul fronte fondamentale, le proiezioni sulla domanda cinese e l’argomento dazi USA continueranno a rappresentare il principale spunto per i movimenti di prezzo.
Il gas naturale ha tentato una stabilizzazione sopra quota 3,5 dollari, dopo una serie di ritracciamenti piuttosto repentini. Per la prima parte di Giugno, le previsioni dipenderanno dalla reazione del mercato al target di 3,5 dollari.
Un ulteriore allontanamento da questo livello potrebbe agevolare arretramenti fino ai 3,35 e 3,30 dollari, dunque lungo l’EMA a 200 giorni. Infrangendo anche il supporto di 3,30$, il gas naturale si porterebbe in territorio chiaramente ribassista, non lontano dall’area di ipervenduto.
Alberto Ferrante è un editorialista finanziario specializzato in mercati valutari, materie prime e criptovalute. Dopo aver completato gli studi in economia, ha iniziato a scrivere per diverse testate, approfondendo temi legati ai mercati internazionali. Dal 2018 collabora con FX Empire, inizialmente curando una rubrica sulle analisi premarket in Europa. Nel tempo, il suo focus si è ampliato all’analisi tecnica dei principali asset finanziari, con particolare attenzione alle dinamiche dei cambi valutari, delle materie prime e delle criptovalute.Come Managing Editor di FX Empire Italia, monitora da vicino l’evoluzione dei mercati, combinando un approccio tecnico con l’analisi macroeconomica per offrire agli investitori una visione chiara e approfondita delle tendenze globali.