Il prezzo del petrolio greggio WTI è ancora debole sotto i 60 dollari al barile e potrebbe consolidare sotto questo target; il gas naturale, invece, mira ai 3,8 dollari.
Il prezzo del petrolio greggio WTI passa di mano quest’oggi ancora sotto il supporto di 60 dollari al barile, che rimane però saldamente nel mirino. Una spinta rialzista permetterà il test di questo target principale e il suo superamento potrebbe garantire ulteriori allunghi anche fino alle resistenze successive di 62 e 63,5 dollari, nel breve termine.
Il gas naturale sta invece procedendo ampiamente sopra l’SMA a 200 giorni e potrebbe quest’oggi estendere la sua spinta rialzista anche oltre il target immediato di 3,65 dollari.
Precisamente, al momento della scrittura, il petrolio greggio WTI segna 58,47 dollari al barile e il gas naturale passa di mano a 3,637 dollari.
Il prezzo del petrolio greggio WTI passa di mano ancora sotto la resistenza di 60 dollari al barile e dall’analisi tecnica risulta evidente che la materia prima sia in un momentum negativo, ampiamente al di sotto di tutti gli indicatori EMA rilevanti. La fase attuale è quella di una tendenza al ritorno sopra i 60 dollari, ma potrebbe significare anche un consolidamento sotto questa soglia, con margine per ulteriori arretramenti.
Limitando però l’analisi solo al brevissimo termine (orizzonte settimanale), ritengo che il prezzo del petrolio greggio WTI possa riuscire quantomeno a ritestare il target di 60 dollari tondi entro domani. Eventuali folate ribassiste potrebbero essere contenute dai supporti intermedi a 58 e 56,5 dollari al barile.
Il prezzo del gas naturale potrebbe continuare a salire oltre la resistenza intermedia di 3,65 dollari (ormai a portata di mano) e verso i target successivi di 3,70 e 3,77.
L’obiettivo finale dell’eventuale rally innescato da nuovi allunghi sarebbe la resistenza principale a 4 dollari tondi. Si tratta però di un target particolarmente ambizioso, che potrebbe celare alle spalle una forte pressione di vendita.
Al fine di scongiurare repentini arretramenti, il gas naturale potrebbe accontentarsi per adesso di un allungo fino al livello di 3,8$, per poi consolidare.
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Alberto Ferrante è un editorialista finanziario specializzato in mercati valutari, materie prime e criptovalute. Dopo aver completato gli studi in economia, ha iniziato a scrivere per diverse testate, approfondendo temi legati ai mercati internazionali. Dal 2018 collabora con FX Empire, inizialmente curando una rubrica sulle analisi premarket in Europa. Nel tempo, il suo focus si è ampliato all’analisi tecnica dei principali asset finanziari, con particolare attenzione alle dinamiche dei cambi valutari, delle materie prime e delle criptovalute.Come Managing Editor di FX Empire Italia, monitora da vicino l’evoluzione dei mercati, combinando un approccio tecnico con l’analisi macroeconomica per offrire agli investitori una visione chiara e approfondita delle tendenze globali.