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Previsioni Prezzo Petrolio e Gas Naturale: Una Più Netta Pressione Ribassista

Da:
Alberto Ferrante
Pubblicato: Jul 1, 2022, 06:09 GMT+00:00

Il prezzo del petrolio greggio WTI si muove in discreto calo, mentre il gas naturale testa il supporto a 5,5$.

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In questo articolo:

In maniera più repentina del previsto, la pressione ribassista sulle commodities si sta facendo adesso insistente, con un più netto ribasso per il prezzo del petrolio greggio e soprattutto per il gas naturale.

Il petrolio WTI resta infatti sopra il supporto principale di 100 dollari, ma pare adesso deciso a tentare un test. Invece, il gas naturale, dopo una settimana di ripresa, è scivolato fin sotto il supporto di 6 dollari e verso il successivo a 5,5 dollari.

Precisamente, oggi al momento della scrittura il prezzo del petrolio greggio WTI segna 106 dollari al barile, mentre il gas naturale si muove intorno ai 5,6 dollari.

Previsioni sul prezzo del petrolio greggio WTI

Iniziando proprio con il petrolio greggio, lo scenario di breve/medio termine si fa leggermente più incerto, visto l’approssimarsi al supporto principale, e l’ipotesi di un test di questo livello tondo non va più sottovalutata.

Proseguendo idealmente in questo scenario ribassista, potremmo già individuare come supporto successivo, in caso di break-out, quello a 90 dollari, a cui farebbe seguito il livello intermedio di 85 dollari.

Superati entrambi questi valori, si verrebbe a concretizzare l’inversione di tendenza per il prezzo del petrolio greggio WTI, con la possibilità di spingere la commodity verso ribassi più ampi in un’ottica di medio termine.

Guardando invece allo scenario rialzista, in cui il petrolio è inserito già dallo scoppio della guerra in Ucraina, sarebbe sufficiente un recupero della resistenza a 110 dollari per alleviare i rischi ribassisti e riportare il petrolio greggio in carreggiata per il raggiungimento dei target successivi a 120 e 125 dollari.

Previsioni sul prezzo del gas naturale

Con il ribasso attuale, il gas naturale viene a trovarsi nuovamente in un contesto bearish, sotto il valore tondo di 6 dollari. Certamente, il valore corrente si colloca ai minimi da alcuni mesi e testimonia l’impossibilità di tornare ai massimi recenti in area di ipercomprato sopra i 9 dollari, almeno nel breve termine.

Tuttavia, i traders bullish non dovrebbero perdere le speranze. A tal proposito, occorre evidenziare che il supporto a 5,5 dollari si è mostrato molto solido, riuscendo, per il momento, a contrastare la brusca pressione ribassista. E anche in caso di rottura di questo target intermedio, il livello psicologico di 5 dollari potrebbe riuscire a reggere ulteriori ribassi.

Se però si dovesse assistere a ulteriori break-out ribassisti, allora certamente il gas naturale potrebbe rischiare un altro crollo, fino a tornare anche sotto i 4 dollari.

Al rialzo, invece, il recupero dipenderà dalla reazione del mercato alla resistenza di 6 dollari. Se il gas naturale riuscirà prima della chiusura odierna a riportarsi intorno a quel livello di prezzo, il pericolo di un più ampio crollo potrà dirsi scampato.

In caso di netto recupero, nel breve termine il target di 7 dollari, non ancora testato nell’ultima settimana, rappresenterebbe il livello successivo.

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Sull'Autore

Dopo la laurea in Economia Aziendale a Catania inizia a scrivere per diverse testate, prevalentemente di cultura, tecnologia ed economia. Con stretto riferimento alla collaborazione con FX Empire, iniziata nell’Aprile del 2018, ha curato una rubrica su analisi di premarket in Europa, prima di concentrarsi su analisi tecnica di materie prime, cambi valutari e criptovalute.

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