Previsioni Prezzo Petrolio e Gas Naturale: Trend Laterale per il WTI e Spinta in Corso per il Gas

Il prezzo del petrolio greggio WTI ha confermato la debolezza registrata in apertura settimanale, spingendosi ieri fin sotto quota 63 dollari al barile e posizionandosi esattamente al centro della fascia laterale. L’arretramento del -3% in cinque giorni ha segnato la chiusura della fase di uptrend volta al raggiungimento del target intermedio di 66,5 dollari al barile.

Il gas naturale, invece, è riuscito a stabilizzarsi sui 3,2 dollari e poi a riprendere quota. L’allungo ha permesso il raggiungimento della resistenza intermedia di 3,32 dollari, ma i target più spiccatamente rialzisti non sono ancora a portata di mano.

Intanto, oggi al momento della scrittura, il petrolio greggio WTI segna esattamente 62,55 dollari al barile e il gas naturale passa di mano a 3,330 dollari.

Previsioni sul prezzo del petrolio greggio WTI

Il prezzo del petrolio greggio WTI ha segnato un proseguimento dei ribassi e potrebbe ora veder testato anche il supporto successivo a 62 dollari tondi. Questo livello intermedio rappresenta il margine inferiore della fascia laterale in cui le quotazioni si sono stabilizzate per lungo tempo.

Un superamento del supporto segnerebbe il chiaro ritorno in territorio ribassista, con prospettive per l’avvio di una inversione di tendenza piuttosto violenta. Non ritengo questo scenario molto probabile, intendiamoci, ma la pressione causata dalle decisioni dell’OPEC+ non va sottovalutata in alcun modo.

Guardando a uno scenario più ottimistico per i traders rialzisti, possiamo segnalare un tentativo di ripresa nel caso in cui il petrolio greggio dovesse ritornare sopra i 63,5 dollari. Da lì, la commodity potrebbe spingere verso l’EMA a 50 giorni a 64,16 dollari al barile, così da guadagnare una discreta spinta al rialzo.

Previsioni sul prezzo del gas naturale

Il prezzo del gas naturale è riuscito a trasformare la fase di stabilizzazione in un solido movimento rialzista, con il superamento del target intermedio di 3,20 dollari. Adesso, le prossime resistenze si trovano a 3,35 e 3,50 dollari.

Quest’ultima, in particolare, rappresenta l’anticamera per uno scenario più spiccatamente rialzista, che contempla persino il test dei 4 dollari tondi.

In questa sede, e visti gli ultimi ritracciamenti, preferiamo limitare le previsioni al target più razionale di 3,50 dollari, individuando però una fase di consolidamento già sul livello prossimo di 3,35 dollari.

Eventuali arretramenti potrebbero spingersi fin sotto quota 3,2 dollari, ma l’inversione di tendenza vera e propria (che costringerà ad aggiornare le nostre analisi) giungerà solo in caso di crollo oltre i 3 dollari tondi.

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