Previsioni Prezzo Petrolio e Gas Naturale: Pressione Ribassista sul Gas Naturale, Superato il Supporto di 3,30$

Nulla di nuovo per il prezzo del petrolio greggio WTI, ancora stabile a 61,35 dollari al barile. La fascia laterale sta restringendosi tra i 61 e i 62 dollari nel corso di queste prime sessioni settimanali e l’appiattimento delle quotazioni è evidente dal grafico mensile.

Anche il gas naturale sta appiattendosi, ma nel suo caso intorno all’EMA a 200 giorni che indica un livello di supporto estremamente rilevante. Abbiamo già osservato alcuni test al ribasso e il rischio di un break-out ribassista è quello di vedere rapidamente il gas naturale in calo fino al supporto tondo di 3 dollari.

Intanto, oggi al momento della scrittura, il petrolio greggio WTI segna 61,35 dollari al barile e il gas naturale passa di mano a 3,298 dollari.

Previsioni sul prezzo del petrolio greggio WTI

Poco da aggiungere sul petrolio greggio WTI rispetto alle precedenti analisi sul tema, a cui si rimanda. Possiamo evidenziare che il prezzo si ritrova stamane sull’indicatore SMA a 30 giorni, a 61,30 dollari al barile e che l’indicatore successivo si trova a 61,58 dollari al barile, coincidente con la media mobile esponenziale a 20 giorni.

In assenza di market movers di rilievo e con un sentiment incerto a causa della guerra commerciale avviata dagli Stati Uniti, il petrolio greggio WTI dovrebbe rimanere indisturbato tra i 60 e i 62 dollari al barile. Tra i due scenari opposti, quello rialzista è probabilmente il più verosimile, con un ritorno verso i 63,50 dollari e un’estensione a partire da questa resistenza intermedia.

Per il brevissimo termine, a orizzonte settimanale, ritengo però che il prezzo del petrolio greggio WTI possa rimanere piatto sulla fascia attuale, senza particolari sorprese.

Previsioni sul prezzo del gas naturale

Il prezzo del gas naturale si spinge appena sotto i 3,30 dollari, registrando un ribasso giornaliero non indifferente, del -1,4%. La spinta ribassista potrebbe proseguire per agevolare un arretramento fino ai supporti intermedi (già testati nel recente passato) a 3,18 e 3,11 dollari.

Da qui, il target successivo sarebbe inevitabilmente quello a 3 dollari tondi. Un break-out sotto questo livello tecnico non appare plausibile senza una forte spinta ribassista; nel caso in cui dovesse registrarsi un arretramento, allora l’obiettivo ribassista successivo andrebbe identificato a 2,70 dollari.