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Previsioni Prezzo Petrolio e Gas Naturale: La Pressione Continua

Da:
Alberto Ferrante
Aggiornato: Feb 1, 2023, 06:58 UTC

Il prezzo del petrolio greggio WTI non arretra particolarmente, ma rimane in difesa, mentre il gas naturale è ancora sui minimi.

Prezzo del barile petrolio gas

In questo articolo:

Il prezzo del petrolio greggio WTI ha chiuso la sessione di scambi di ieri mantenendosi ancora sotto il livello di 80 dollari e più a ridosso del supporto di 78,5 dollari. Nella seduta, però, la commodity ha anche toccato nuovi minimi relativi, scivolando fino al livello di 76,5 dollari al barile.

Il gas naturale, invece, si è mantenuto intorno al supporto di 2,8 dollari e continua a caldeggiare l’ipotesi di un ampio break-out ribassista.

Per entrambe le commodities, il quadro tecnico di brevissimo termine resta immutato. Il WTI potrebbe infatti estendere i ribassi fino ai supporti di 75 o 72,5 dollari, mentre il gas naturale si trova in bilico tra una possibilità di rimbalzo e un ampio break-out ribassista.

Intanto, oggi al momento della scrittura, il petrolio greggio WTI segna 78,97 dollari al barile, mentre il gas naturale viene scambiato a 2,875 dollari.

Previsioni sul prezzo del petrolio greggio WTI

Per il prezzo del petrolio greggio WTI, i livelli da monitorare rimangono quelli di 78 e 76,5 dollari al barile. Il primo continuerà a essere probabilmente il principale baricentro di brevissimo termine per le quotazioni; il secondo potrebbe essere testato nuovamente già nel corso della settimana.

Lo scenario caratterizzato da un ampio ribasso non mi pare plausibile, ma un’estensione fino ai supporti di 75 e 72,5 dollari al barile andrebbe messa in conto.

Al rialzo, invece, ritengo che la resistenza (e massimo relativo) a 82 dollari stia rafforzandosi eccessivamente. Alle condizioni di mercato attuali, non ipotizzo un break-out rialzista sopra questo valore nel corso della settimana.

Previsioni sul prezzo del gas naturale

Per il prezzo del gas naturale, invece, attenzione al valore di riferimento di 2,8 dollari, l’ultimo supporto che potrebbe cedere per causare un ampio break-out ribassista anche verso i minimi relativi di 2,5 e 2,2 dollari.

Come ampiamente trattato anche nei precedenti articoli sul tema, un rimbalzo è ancora possibile, sebbene limitato per estensione.

Precisamente, ritengo che si possa assistere infatti a un recupero delle resistenze intermedie fino ai valori critici di 4 o, tutt’al più, 4,5 dollari. Questa ripresa non dovrebbe però lasciar pensare a un’inversione di tendenza, poiché il macrotrend di breve termine resta ribassista dopo l’ampio sell-off di alcuni mesi fa.

Ritornando però allo scenario più profondamente ribassista, un eventuale break-out definitivo e duraturo sotto i 2,8 dollari potrebbe riportare il prezzo del gas naturale in rotta verso i minimi dal 2020, a quota 2 dollari circa.

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Sull'Autore

Dopo la laurea in Economia Aziendale a Catania inizia a scrivere per diverse testate, prevalentemente di cultura, tecnologia ed economia. Con stretto riferimento alla collaborazione con FX Empire, iniziata nell’Aprile del 2018, ha curato una rubrica su analisi di premarket in Europa, prima di concentrarsi su analisi tecnica di materie prime, cambi valutari e criptovalute.

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