Previsioni Prezzo Petrolio e Gas Naturale: i Ribassi del Gas Punteranno sui 2$?

In questa prima parte dell’estate, le materie prime energetiche stanno vivendo una fase di stabilizzazione caratterizzata dall’assenza di una direzionalità ben precisa e dalla costante pressione ribassista, che non permette tentativi di rialzo particolarmente ambiziosi. In questa cornice, il prezzo del petrolio greggio WTI viene scambiato ancora stabile sugli 83 dollari circa, mentre il gas naturale rimane sotto i 2,5 dollari e in queste ore sta subendo nuovi cali.

Lo scenario tecnico di brevissimo termine pare destinato a confermare il consolidamento per il WTI, mentre il gas naturale potrebbe spingersi verso nuovi minimi relativi sui 2,2 dollari.

Oggi al momento della scrittura, infatti, il prezzo del petrolio greggio WTI è di 83,18 dollari, mentre il gas naturale quota 2,268 dollari.

Previsioni sul prezzo del petrolio greggio WTI

Per il petrolio greggio, lo scenario attule potrà sbloccarsi solo con un ampio rialzo sopra le resistenze intermedie di 83,5 e 83,8 dollari, da cui partirebbe l’allungo verso il target di 85 dollari al barile.

Il superamento di quest’ultimo valore potrà garantire al petrolio greggio la spinta sufficiente per uscire dall’area di consolidamento attuale e mirare verso nuovi massimi relativi. Tuttavia, va evidenziato che la pressione ribassista sulla soglia degli 85$ rimane particolarmente elevata: l’ultimo tentativo di un rialzo su questi massimi relativi risale ad Aprile ed è stato seguito da ampi ritracciamenti.

Nel caso in cui questi arretramenti dovessero imporsi già dalla fase attuale, potremmo osservare un calo del petrolio greggio fino ai supporti di 82,8, 82,5 e poi 82 dollari. Da qui, il test successivo dei ribassisti sarebbe quello del supporto tondo a 80 dollari.

Qualsiasi break-out ribassista sotto gli 80$ segnerebbe l’inizio di una fase più spiccatamente ribassista per il prezzo del petorlio greggio texano.

Previsioni sul prezzo del gas naturale

Il gas naturale ha dovuto cedere i recuperi dell’apertura settimanale e il suo prezzo può adesso spingersi verso i minimi relativi di 2,2 dollari. Già al momento della scrittura, la commodity ha aggravato il suo collasso con un -27,5% su base mensile e -27,29% su base semestrale.

Mancando indicazioni tecniche di esaurimento del ribasso, nel breve termine sarebbe possibile osservare nuovi arretramenti anche verso il supporto tondo di 2 dollari, anticipati dal test di alcuni target intermedi (2,1050 e 2,15 su tutti).

Considerando la stretta prossimità all’area di ipervenduto per il gas naturale, ritengo però più plausibile un tentativo di timida ripresa per recuperare quantomeno le resistenze di 2,3/2,35 anche entro la fine della settimana. Una spinta rialzista di questa natura potrebbe essere garantita senza troppe difficoltà anche in un contesto di chiara debolezza.

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