Previsioni Prezzo Petrolio e Gas Naturale: i Rialzi Proseguono in un Clima di Cautela

Il prezzo del petrolio greggio WTI sta riaprendo l’ultima settimana piena di Novembre ancora sopra la resistenza a 70 dollari al barile, confermando quel movimento di ripresa iniziato il 21 Novembre.

Il gas naturale, invece, si trova sui massimi relativi  verso i 3,4 dollari, nonostante i tentativi di arretramento causati dalla pressione di vendita. In uno scenario del genere, i rialzi potrebbero anche proseguire fino alla resistenza principale di 3,5 dollari, già in settimana.

Intanto, oggi al momento della scrittura, il petrolio greggio WTI segna esattamente 70,79 dollari al barile e il gas naturale passa di mano a 3,386 dollari.

Previsioni sul prezzo del petrolio greggio WTI

Il prezzo del petrolio greggio WTI continuerà con tutta probabilità a mantenersi sopra i 70 dollari, senza però stupire con rialzi particolarmente violenti. Considerando infatti la temporanea assenza di stimoli bullish sul fronte mediorientale (dopo il ritorno alla razionalità da parte del mercato) possiamo stabilire a quota 72 dollari la resistenza principale di breve termine e a 69,5 dollari il primo supporto.

Per la settimana in corso, la tendenza prevalente dovrebbe essere quella di un mantenimento dei rialzi, con possibili tentativi di accumulazione precisamente sui 72 dollari, passando per un consolidamento verso i 71,5 dollari al barile. Raggiunti questi valori, potremmo aggiornare lo scenario rialzista di breve termine con le resistenze intermedie di 72,8 e 73,5 dollari al barile.

Qualsiasi stimolo rialzista sarà immediatamente annullato da un nuovo arretramento sotto la fascia dei 70 dollari e oltre il supporto di 69,5 dollari sopra citato.

Un calo di questa natura, sebbene di estensione tutto sommato breve, potrebbe infatti agevolare nuovi ritracciamenti anche fino ai minimi relativi di 66 dollari.

Previsioni sul prezzo del gas naturale

Il prezzo del gas naturale si avvicina alla resistenza intermedia di 3,4 dollari, livello di prezzo intermedio dopo il target già sfiorato di 3,5 dollari.

Il rialzo attuale è del +7% settimanale e testimonia la solidità della spinta rialzista per la commodity. Tuttavia, la settimana scorsa non sono mancati ritracciamenti che potrebbero mettere a rischio la tenuta rialzista e minacciare un riassorbimento integrale dei rialzi fin sotto i 3 dollari.

In questo scenario che raccomanda cautela, mi sento però di propendere per una visione rialzista: l’EMA a 50 giorni a 3,20$, già abbondantemente superata, dovrebbe continuare a fornire una spinta sufficiente per riconquistare definitivamente il target di 3,40 dollari e il livello successivo di 3,50$. In caso di arretramenti sotto questo livello EMA a 3,20$, potremmo allora iniziare a osservare un ampio ritracciamento verso i supporti intermedi di 3,12 e 3,05 dollari e poi oltre il target ribassista principale di 3 dollari tondi.

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