Previsioni Prezzo Petrolio e Gas Naturale: Arretra il Gas Dopo le Prime Prese di Profitto

Il prezzo del petrolio greggio WTI è tornato sulla fascia laterale tra i 68 e i 69,5 dollari al barile, confermando la tendenza della scorsa chiusura settimanale. Per la giornata odierna, così come per il resto della settimana, non si attendono ulteriori tentativi di ripresa sopra la resistenza di 70 dollari. Questo valore si sta infatti mostrando più coriaceo di quanto inizialmente previsto, e il contesto globale non favorisce certo ambiziosi allunghi.

Dal canto suo, anche il gas naturale ha confermato la tendenza in corso sin dall’apertura settimanale, spingendosi a un passo dalla resistenza a 3,5 dollari prima di ritracciare. Al momento, siamo di fronte a una fase di consolidamento che potrebbe terminare in un nuovo allungo. Le prese di profitto sono però sempre dietro l’angolo.

Intanto, oggi al momento della scrittura, il prezzo del petrolio greggio WTI segna 68,80 dollari al barile e il gas naturale passa di mano a 3,380 dollari.

Previsioni sul prezzo del petrolio greggio WTI

Il prezzo del petrolio greggio WTI continuerà con tutta probabilità a mantenersi stabile sulla fascia laterale già citata, in condizioni di chiara debolezza. Sebbene lo scenario più plausibile sia ancora quello di una stabilizzazione, non stupirebbero nuovi arretramenti volti a ritestare i minimi relativi a 66 dollari al barile, forse già in settimana.

In caso di nuovi e più ampi arretramenti, i supporti successivi vanno individuati a 65,8 e 65 dollari.

Le previsioni rialziste passerebbero invece dalla resistenza di 70 dollari, che ha attirato una forte pressione ribassista negli ultimi tempi. Per tentare una seria inversione di tendenza, il petrolio greggio WTI dovrebbe però spingersi almeno sopra l’EMA a 50 giorni a quota 70,61 dollari, per poi estendere la ripresa fino ai 72 dollari.

Previsioni sul prezzo del gas naturale

Il prezzo del gas naturale sta vivendo una fase di stabilizzazione, in vista di un possibile allungo verso la resistenza intermedia di 3,5 dollari, che conserva in sé anche una minima connotazione psicologica.

Un test fallito su questo valore potrebbe agevolare i ritracciamenti, con proiezioni ribassiste sul versante dei 3,23/3,20 dollari. Ribassi più ampi trascinerebbero invece la commodity a lunghi passi verso quota 3 dollari tondi.

GIà in queste ore, però, stiamo osservando prese di profitti con un calo del -2,45%. Se i ribassi dovessero proseguire fino ai 3,3 dollari, potremmo osservare già in giornata un primo ritracciamento di rilievo.

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