Il prezzo del petrolio greggio WTI e quello del gas naturale riprendono quota, con il gas che potrebbe finalmente tentare l'allungo decisivo sopra 1,8$.
Il prezzo del petrolio greggio WTI ha recuperato leggermente quota dopo il ribasso della scorsa chiusura weekly e viene adesso cambiato in territorio rialzista, non lontano dal target intermedio di 78 dollari al barile.
Il gas naturale sta proseguendo il rialzo già ravvisato ieri, nella direzione da noi tracciata nell’ultima analisi. Le previsioni sono per un ritorno stabile sopra 1,75, a cui potrebbe far seguito un nuovo allungo.
Precisamente, oggi al momento della scrittura il petrolio greggio WTI segna 77,82 dollari al barile, mentre il gas naturale passa di mano a 1,747 dollari.
Nella scorsa chiusura settimanale, il petrolio greggio aveva sostanzialmente spezzato il suo uptrend, salvo poi recuperare già nella giornata di ieri. Adesso, i rialzi potranno spingersi verso i livelli di resistenza di 78, 78,5 e 78,8 dollari al barile. Quest’ultimo livello è stato testato prima di avviare il ritracciamento e rappresenta ancora il massimo relativo di riferimento (del 22 Febbraio).
Prima di nuovi tentativi rialzisti, subito dopo il superamento della prossima resistenza a 80$ potremmo però attenderci un consolidamento di breve durata, per contrastare i naturali ritracciamenti.
Per il gas naturale, invece, lo scenario tecnico vede il suo nuovo baricentro sul livello di 1,73$. Si tratta di un possibile spartiacque tra lo scenario più spiccatamente ribassista e quello rialzista ancora in corso.
Un mantenimento di questo baricentro garantirebbe al prezzo del petrolio greggio WTI la possibilità di estendersi al rialzo anche verso la resistenza principale di 1,8$, che rappresenta l’anticamera del target tondo di 2 dollari.
Come più volte ripetuto, solo un ritorno sopra i 2 dollari potrà garantire quel minimo di spinta rialzista sufficiente a scongiurare nuovi collassi sui minimi relativi. La strada per i veri rialzi è però ancor più lunga e nel brevissimo termine non possiamo attenderci troppe sorprese. Per questa ragione, anche nella migliore delle ipotesi, fisserei a 2,5$ il target rialzista principale dell’uptrend.
Un calo sotto il baricentro di 1,733$ potrebbe invece rivelarsi decisivo se seguito da un ritorno sotto quota 1,7$. Ciò potrebbe guastare le previsioni rialziste e riassorbire tutti i recuperi di queste ore, per riportare il gas naturale nell’area di stagnazione tra 1,5 e 1,6 dollari.
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Alberto Ferrante è un editorialista finanziario specializzato in mercati valutari, materie prime e criptovalute. Dopo aver completato gli studi in economia, ha iniziato a scrivere per diverse testate, approfondendo temi legati ai mercati internazionali. Dal 2018 collabora con FX Empire, inizialmente curando una rubrica sulle analisi premarket in Europa. Nel tempo, il suo focus si è ampliato all’analisi tecnica dei principali asset finanziari, con particolare attenzione alle dinamiche dei cambi valutari, delle materie prime e delle criptovalute.Come Managing Editor di FX Empire Italia, monitora da vicino l’evoluzione dei mercati, combinando un approccio tecnico con l’analisi macroeconomica per offrire agli investitori una visione chiara e approfondita delle tendenze globali.