Il prezzo dell’Oro viene scambiato in territorio positivo mentre i trader attendono i primi segnali macroeconomici contrastanti.
Venerdì il prezzo dell’Oro oscilla attorno ai 2,330 $, affrontando un mercato incerto, influenzato dai dati economici contrastanti provenienti dagli Stati Uniti. I trader osservano con attenzione le varie indicazioni sull’andamento futuro dei tassi di interesse, un elemento chiave per determinare la direzione futura del metallo giallo.
Il metallo giallo si trova attualmente in una fase di incertezza, oscillando in un range noto, poiché gli indicatori economici statunitensi non offrono una direzione chiara. Da un lato, i segnali di disinflazione suggeriscono una possibile riduzione dei tassi di interesse, che sarebbe favorevole per l’Oro in quanto ridurrebbe il costo opportunità di detenere questo asset non redditizio. D’altro canto, la cautela della Federal Reserve nel ridurre i tassi genera incertezze.
La recente pubblicazione dei dati sull’indice dei prezzi alla produzione (IPP) ha fornito ulteriori prove di una riduzione delle pressioni inflazionistiche, suggerendo che la Banca Centrale statunitense potrebbe considerare tagli ai tassi nel breve termine. Tuttavia, questi dati sono stati seguiti dalla revisione della FED che ha ridotto da tre a uno i tagli dei tassi previsti per il 2024, e dalle dichiarazioni del presidente della FED, Jerome Powell, che ha minimizzato l’importanza dell’indice dei prezzi al consumo (IPC) più basso del previsto di maggio, enfatizzando un approccio basato sui dati per le future decisioni di politica monetaria.
Questi sviluppi hanno lasciato il prezzo dell’Oro senza una chiara direzionalità, nonostante un breve rally a seguito dalla pubblicazione dell’IPC USA, prima di un ritracciamento dovuto alla cautela della Federal Reserve. Il metallo giallo risente quindi di un contesto di alto interesse, con i dati dell’indice dei prezzi al consumo e i robusti dati dell’NFP che suggeriscono un mercato del lavoro forte e salari in aumento, elementi che potrebbero mantenere alta l’inflazione e i tassi di interesse.
Al momento della scrittura il prezzo dell’Oro quota 2.331,08 $, in rialzo dell’1,16% ed in pieno tentativo di break-out rialzista del livello annuale die 2.321,14 $. Ora, una chiusura settimanale sopra il suddetto livello annuale convaliderebbe l’input rialzista e attiverebbe il rialzo, con il livello annuale dei 2.361,77 $ che rappresenta il principale obiettivo LONG.
Viceversa, una rottura (decisiva) ribassista del livello annuale dei 2.321,14 $ porterebbe gli orsi a tentare l’allungo ribassista, con il livello chiave dei 2.300 $ e il livello annuale dei 2.280,51 $ a rappresentare i due obiettivi SHORT principali.
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Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.