Nella giornata di lunedì il prezzo dell’Oro sembra non avere alcuna direzione, rimanendo confinato in un intervallo ristretto sotto i 1.800 $.
Il prezzo dell’Oro sta facendo fatica a capitalizzare il rimbalzo di venerdì, oscillando in un intervallo ristretto ma in queste ore sembra che il metallo giallo sembra stia approcciando ad un ritorno al ribasso considerando il posizionamento sotto la resistenza chiave dei 1.800 $. Il future del dollaro americano nella giornata di venerdì ha subito una rinnovata pressione di vendita che ha portato ad essere un fattore chiave per la chiusura in territorio positivo del prezzo dell’Oro. Tuttavia, come ben evidente in queste ore, è probabile che il ribasso del metallo giallo diventa man mano sempre più prorompente soprattutto dopo i commenti più aggressivi della Federal Reserve la scorsa settimana.
Difatti, la Banca Centrale Statunitense ha affermato che continuerà ad aumentare i tassi di interesse per cercare di domare l’inflazione e ha previsto un aumento di almeno 75 punti base entro la fine del 2023. Ciò ovviamente funge da vento favorevole per i rendimenti obbligazionari statunitensi, i quali creano pressione di vendita al prezzo dell’Oro, essendo asset inversamente correlati.
Si ricorda che anche la Banca Centrale Europea giovedì scorso ha adottato un tono da falco, e ha indicato che saranno necessari ulteriori aumenti dei tassi di interesse per combattere l’inflazione ostinatamente elevata.
Inoltre, una performance stabile sui mercati azionari adesso viene vista come un fattore determinante, poiché trattiene gli investitori dal piazzare scommesse rialziste attorno al prezzo dell’Oro. Detto ciò, le crescenti preoccupazioni per una profonda recessione economica globale stanno e dovrebbero tenere a freno qualsiasi pensiero ottimista nei mercati e continuare comunque ad offrire un certo supporto al prezzo dell’Oro, almeno per ora.
Al momento della scrittura il prezzo dell’Oro quota 1.791,12 $, sulla parità, e il grafico rende chiaro e quasi inequivocabile la probabile inversione a U del metallo giallo che evidenzia il rientro dei ribassisti dopo la falsa rottura long del livello annuale 1.817,90 $.
Sembra che ogni ora che passa il movimento ribassista diventa sempre più concreto e di conseguenza gli obiettivi ribassisti diventano sempre più vicini. Obiettivi che nel breve termine sono rappresentati dal livello annuale 1.783,80 $ e dal target intermedio 1.776,14 $ mentre nel medio termine sono rappresentati dai livelli annuale 1.741,60 $ e 1.710,90 $.
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Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.