Il prezzo dell’Oro resta in calo poiché i segnali di allentamento delle tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina incidono sulla domanda di beni rifugio.
Il prezzo dell’Oro inizia la settimana in calo, dopo un breve rialzo giornaliero oltre il livello psicologico dei 4.100 $ l’oncia. Il metallo giallo segna così la seconda giornata consecutiva di ribassi, appesantito dal rinnovato ottimismo sui negoziati commerciali tra Stati Uniti e Cina e dal parziale rimbalzo del dollaro statunitense. Nonostante ciò, il sentiment di fondo rimane incerto, con gli investitori divisi tra la prospettiva di nuovi tagli dei tassi d’interesse da parte della Federal Reserve e un miglioramento del clima geopolitico che riduce la domanda di beni rifugio.
Il clima di fiducia tra le due maggiori economie mondiali ha pesato sul prezzo dell’Oro, spingendo gli investitori verso asset più rischiosi come le azioni. Durante il weekend, alti funzionari economici statunitensi e cinesi hanno concordato le basi di un potenziale accordo commerciale, che sarà discusso nell’imminente incontro tra il presidente Donald Trump e il leader cinese Xi Jinping, previsto per la fine della settimana.
Il Segretario al Tesoro statunitense Scott Bessent ha confermato che i colloqui a margine del vertice ASEAN di Kuala Lumpur hanno contribuito a eliminare la minaccia di dazi del 100% sulle importazioni cinesi, inizialmente previsti per il 1° novembre. La notizia ha calmato i timori di un’escalation commerciale e favorito una ripresa degli asset di rischio, con gli indici azionari in rialzo in apertura di settimana. Tuttavia, il metallo giallo continua a beneficiare di una base di domanda di lungo periodo, grazie alla persistente incertezza geopolitica e all’atteggiamento accomodante della Banca Centrale americana.
Al momento della scrittura il prezzo dell’Oro quota 4.037,765 $, in ribasso dell’1,86% ed in pieno movimento correttivo ribassista dopo il quasi arrivo del livello chiave dei 4.400 $. Gli orsi stanno spingendo il metallo giallo verso il livello psicologico dei 4.000 $, il cui superamento porterebbe ai ribassisti di poter raggiungere prima il supporto chiave dei 3.800 $ e successivamente il livello annuale dei 3.596,035 $.
Un ritorno della pressione rialzista verrebbe visto solo a seguito di una chiusura positiva sopra i 4.100 $, con i tori che punteranno a raggiungere di nuovo prima la resistenza chiave dei 4.200 $ e successivamente la zona dei massimi storici intorno ai 4.380 $.
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Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.