Brutta discesa del prezzo dell'Oro che rompe con decisione il supporto dei 2.030 $, mentre il rendimento obbligazionario a 10 anni è salito oltre il 3,5% dopo i deludenti dati sulle vendite al dettaglio dagli Stati Uniti.
Dopo aver raggiunto i massimi di oltre un anno, il prezzo dell’Oro sta sperimentando una brusca discesa rompendo in maniera decisa i 2.030 $ di quotazione nonostante nelle mattinata sembrava volesse prolungare la sua recente tendenza rialzista.
Il future del dollaro americano ha finalmente mostrato una nota d’orgoglio dopo una settimana che lasciava presagire una continuazione del momentum ribassista che ha portato ad un notevole rialzo del metallo giallo.
Dopo un indice delle produzione statunitense (senza dimenticare le richieste di disoccupazione) che ha dato conferma che l’inflazione USA sta continuando la sua discesa, ormai vi sono diversi segnali che mostrano che le condizioni del mercato del lavoro degli Stati Uniti si stanno allentando mentre i costi di indebitamento più elevati continuano a smorzare la domanda nell’economia, il che dovrebbe consentire alla Federal Reserve di fermarsi dopo un ultimo aumento dei propri tassi nella riunione di inizio maggio.
Senza dimenticare che l’ultimo verbale del FOMC pubblicato mercoledì ha rivelato che diversi funzionari della FED hanno preso in considerazione la possibilità di sospendere gli aumenti dei tassi di interesse dopo il fallimento di due banche regionali (SVB e Signature Bank).
Infine, nella giornata di oggi, il presidente della FED di Atlanta ha riferito alla Reuters che i recenti sviluppi sono comunque coerenti con un ulteriore aumento dei tassi. Questa considerazione funge da vento contrario per il rendimento obbligazionario USA a 10 anni che, a sua volta, potrebbe comportare un movimento rialzista del prezzo dell’Oro nel medio termine.
Come ben evidente nel grafico a 4 ore, il prezzo dell’Oro sta subendo in questo momento una forte correzione dopo aver toccato nel pomeriggio di ieri il massimo di marzo 2022 a 2.048,79 $. Dal punto di vista tecnico, questo ribasso potrebbe rappresentare una fisiologica correzione prima di un ulteriore assalto dei rialzisti per raggiungere i massimi storici a 2.078,80 $.
Ruolo chiave per tenere a freno una continuazione del ribasso in atto il livello psicologico dei 2.000 $ poiché una chiusura al di sotto di essa comporterebbe al probabile raggiungimento del livello annuale 1.980,30 $.
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Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.