Il prezzo dell’Oro in mattinata è salito fino ad arrivare al massimo giornaliero a 2.021 $ sfruttando la fase di debolezza del dollaro americano, in attesa del rilascio dell’Indice dei Prezzi al Consumo USA.
Il prezzo dell’Oro nelle prime ore della sessione europea è salito fino al massimo giornaliero a 2.021 $, cercando di allungare la rincorsa del giorno precedente sfruttando l’ampia fase di debolezza del dollaro americano, tuttavia, sembra abbia virato al ribasso. Inizialmente la precedente mossa rialzista del metallo giallo poteva incoraggiare le speranze del mercato di un allentamento dell’inflazione e di una politica monetaria meno aggressiva da parte della Federal Reserve, ma questa fase ribassista potrebbe ribaltare la situazione. Detto questo, gli investitori attendono comunque il rilascio dell’indice dei prezzi al consumo (IPC) degli Stati Uniti e il verbale dell’ultima riunione di politica monetaria del Federal Open Market Committee (FOMC) per capire quale potrebbero essere le prossime mosse del prezzo dell’Oro.
Il future del dollaro USA (indice DXY) sta scendendo per il secondo giorno consecutivo confermando i rumors che il mercato stia riducendo le scommesse aggressive su un aumento dei tassi dello 0,25% nella prossima riunione della FED. Secondo lo strumento FedWatch, vi è una probabilità del 74,4% per un rialzo di 25 punti base (0,25%) della FED e una probabilità del 25,6% per un NON rialzo.
Dietro il recente allentamento delle scommesse da parte della FED, vi sono stati diversi commenti da parte di alcuni funzionari della Banca Centrale statunitense. Tra i tanti, si menzionano quelli del presidente della FED di Filadelfia, del presidente della FED di New York e del presidente della FED di Chicago.
I tre presidenti citati, hanno affermato di essere meno ottimisti del mercato obbligazionario sulla velocità della caduta dell’inflazione e di sfidare i ribassisti del dollaro americano, soprattutto dopo l’ottimismo dei dati NFP di venerdì.
Guardando al futuro, oltre i verbali del FOMC, gli investitori del metallo giallo hanno bisogno dei rilasci dei dati sull’inflazione USA per capire come posizionarsi nel medio/lungo termine.
Al momento della scrittura il prezzo dell’Oro quota 2.010,40 $, in rialzo settimanale dello 0,13% ed in pieno tentativo di correzione dopo la formazione del massimo giornaliero a 2.021 $; i tori hanno cercato di riprendere il livello annuale 2.026,30 $ e cercare successivamente di riprendere la corsa rialzista e raggiungere il massimo di l’anno scorso a 2.078,80 $, ma il recente ritorno dei rialzisti del dollaro USA hanno portato all’attuale movimento ribassista di breve termine, in attesa dei dati IPC USA di oggi.
Con un rialzo dell’inflazione statunitense, non si può escludere un graduale rialzo verso il massimo precedentemente menzionato. D’altro canto, un dato in linea (o al di sotto) delle attese, porterebbe il metallo giallo a considerare una correzione più marcata e un percorso ribassista che porterebbe nelle prossime settimane a raggiungere i livelli annuali 1.980,30 $, 1.943,90 $ e 1.902,90 $.
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Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.