Il prezzo del gas naturale nel 2024 potrebbe vedere una stabilizzazione dopo un anno molto volatile, caratterizzato però nel complesso da ampi cali dopo i massimi relativi toccati con l'invasione dell'Ucraina.
Il prezzo del gas naturale ha vissuto un anno molto complicato a causa della scarsa domanda originata da temperature invernali più miti del previsto. Dopo il rialzo del 2022 legato al conflitto in Ucraina, il prezzo nel 2023 ha subito un ampio calo sin da Gennaio, fino a toccare i minimi relativi ad Aprile, intorno ai 2 dollari.
La chiusura annuale rimarrà con tutta probabilità ampiamente sotto i 3 dollari e il gas naturale dovrà tentare nel 2024 di riportarsi (non senza difficoltà) in lieve ripresa per lasciarsi alle spalle un anno caratterizzato da una forte debolezza.
Il prezzo del gas naturale è partito dal target di 4 dollari a inizio anno per scivolare rapidamente sui 2 dollari, in più occasioni. Dopo i minimi di aprile, la ripresa è stata solo temporanea e la commodity ha invece mantenuto le quotazioni in un’area di stagnazione tra i 2,2 e i 28 dollari.
Negli ultimi mesi dell’anno, dopo i tentativi di ripresa sopra i 3 dollari, il gas naturale è ricaduto nell’area laterale e potrebbe proseguire in questa direzione ancora per diverso tempo, nel 2024.
Per il prezzo del gas naturale, dopo le numerose turbolenze di questi mesi, la domanda dovrebbe continuare a mantenersi debole, rallentando le prospettive di ripresa a inizio 2024. Non stupirebbe anche un proseguimento della stabilizzazione, che risulterebbe come il passaggio più fisiologico dopo la forte volatilità degli ultimi 2 o 3 anni, in particolare a seguito dell’invasione russa dell’Ucraina.
Guardando ai possibili livelli rialzisti a grafico, individuiamo sopra i 3 dollari delle resistenze molto significative, precisamente a quota 3,2 e 3,5 dollari. Rialzi più ampi di così ci appaiono inverosimili, almeno nella prima parte del 2024.
Al contrario, un appiattimento delle quotazioni definitivamente sotto i 2,5 dollari potrebbe rappresentare un naturale proseguimento della tendenza osservata negli ultimi sei mesi. A brevi intervalli, la commodity potrebbe anche ritestare i minimi intorno ai 2 dollari.
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Alberto Ferrante è un editorialista finanziario specializzato in mercati valutari, materie prime e criptovalute. Dopo aver completato gli studi in economia, ha iniziato a scrivere per diverse testate, approfondendo temi legati ai mercati internazionali. Dal 2018 collabora con FX Empire, inizialmente curando una rubrica sulle analisi premarket in Europa. Nel tempo, il suo focus si è ampliato all’analisi tecnica dei principali asset finanziari, con particolare attenzione alle dinamiche dei cambi valutari, delle materie prime e delle criptovalute.Come Managing Editor di FX Empire Italia, monitora da vicino l’evoluzione dei mercati, combinando un approccio tecnico con l’analisi macroeconomica per offrire agli investitori una visione chiara e approfondita delle tendenze globali.