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L’argento ha concluso la scorsa settimana con modesti guadagni, sostenuto dall’incremento dei prezzi dell’oro e dalle aspettative di una politica monetaria più accomodante. Tuttavia, nonostante si mantenga al di sopra del supporto offerto dalla media mobile a lungo termine, il metallo continua a restare indietro rispetto all’oro e mostra un interesse limitato da parte degli investitori. I trader guardano con attenzione a eventi macroeconomici chiave in programma per questa settimana, tra cui i dati sull’inflazione, le vendite al dettaglio e il discorso del presidente della Fed Jerome Powell, per orientarsi sulla prossima direzione del mercato.
La scorsa settimana, XAG/USD ha chiuso a 32,73 USD, in rialzo di 0,72 USD, pari al +2,23%.
Dal punto di vista tecnico, il mercato è sostenuto dalla media mobile a 52 settimane a 30,91 USD, indicatore che sta tracciando la direzione a lungo termine del metallo prezioso. Tuttavia, si registrano delle resistenze tra 34,59 e 34,87 USD, con una resistenza maggiore a 35,40 USD.
Un annuncio rilasciato durante il weekend dalla Casa Bianca ha confermato che Stati Uniti e Cina hanno raggiunto un “accordo commerciale”, benché i funzionari abbiano fornito pochi dettagli. Le trattative a Ginevra sono state definite “produttive” dal Segretario al Tesoro Scott Bessent, che ha suggerito l’arrivo di un briefing più dettagliato previsto per lunedì. Qualunque de-escalation tariffaria sarebbe un segnale costruttivo per l’argento, il cui oltre la metà della domanda deriva da usi industriali come l’elettronica e la produzione di pannelli solari. I trader saranno alla ricerca di segnali che l’accordo includa misure capaci di migliorare i flussi commerciali industriali.
Con i tassi d’interesse invariati durante la riunione di maggio, l’attenzione del mercato si sposta ora sui prossimi dati dell’IPC USA e sulle vendite al dettaglio, unitamente al discorso di Powell previsto per giovedì. Pur avendo ribadito un approccio “aspettiamo e vediamo”, i trader sperano in maggior chiarezza sul percorso verso eventuali tagli dei tassi. L’attuale pricing di mercato suggerisce un allentamento di 75 punti base nel corso dell’anno. Qualunque accenno a una svolta accomodante potrebbe ridurre i rendimenti reali a favore di asset privi di rendimento come l’argento.
Nonostante il rialzo settimanale dell’argento, l’appetito degli investitori nel complesso rimane debole. Il dollaro USA ha raggiunto 100,21 la scorsa settimana, sostenuto da solide richieste di sussidi di disoccupazione e da dati resilienti sulle vendite al dettaglio. L’aumento dei rendimenti dei Treasury sta ulteriormente rafforzando il dollaro. Questi fattori diminuiscono l’attrattiva dell’argento per gli acquirenti esteri e per gli investitori istituzionali. A differenza dell’oro, che continua ad attirare interesse come bene rifugio in seguito alle tensioni geopolitiche, l’argento non ha ancora registrato flussi significativi dagli ETF o interesse da parte delle banche centrali.
La capacità dell’argento di concludere la settimana in rialzo dimostra una certa resilienza, ma il metallo resta fortemente dipendente da catalizzatori esterni. Un progresso concreto nelle relazioni commerciali tra USA e Cina potrebbe sostenere la domanda industriale, mentre segnali accomodanti da Powell rafforzerebbero il caso d’investimento. Fino ad allora, l’argento probabilmente seguirà l’andamento dell’oro, rimanendo un asset secondario, soprattutto considerando il rapporto oro-argento ai livelli elevati. I trader dovranno prestare particolare attenzione ai dati economici in uscita questa settimana e ai dettagli successivi relativi all’accordo commerciale per ottenere una direzione più chiara.
Per ulteriori informazioni, consulta il nostro Calendario Economico.
James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.