Il Petrolio WTI mantiene i guadagni dopo che la produzione di petrolio russo a gennaio è scesa ulteriormente al di sotto della quota OPEC.
Il prezzo del Petrolio WTI continua la sua tendenza rialzista per il terzo giorno consecutivo, scambiando sopra i 73 $ al barile durante la sessione europea di martedì. L’aumento dei prezzi è principalmente sostenuto dalle crescenti preoccupazioni relative ai rischi di fornitura di petrolio, che continuano a mantenere il mercato sotto tensione. Tuttavia, il rialzo rimane contenuto a causa delle incertezze economiche globali e delle problematiche geopolitiche in corso.
Una delle principali ragioni dell’aumento dell’Oro nero è la crescente preoccupazione per la fornitura di greggio. Secondo diverse fonti, la produzione di petrolio in Russia è scesa ulteriormente a gennaio, rimanendo al di sotto della quota stabilita dall’accordo OPEC; con una produzione di 8,962 milioni di barili al giorno, la Russia ha registrato una leggera diminuzione di 16.000 barili rispetto all’obiettivo stabilito. Questo calo, unito a problemi di produzione in altre aree, ha contribuito alla crescita della quotazione del Petrolio WTI.
Nel contesto geopolitico, le sanzioni statunitensi hanno giocato un ruolo significativo nell’accrescere l’incertezza. Il governo degli Stati Uniti ha intensificato le sue sanzioni, prendendo di mira le petroliere che trasportano petrolio iraniano verso la Cina. La mossa fa parte della pressione esercitata su Teheran per ridurre le sue esportazioni di petrolio. Il presidente iraniano ha chiesto all’OPEC di unirsi contro le potenziali sanzioni statunitensi, mentre il conflitto geopolitico in Medio Oriente continua a minacciare ulteriori fluttuazioni dei prezzi.
Inoltre, la guerra commerciale tra Stati Uniti e altri paesi ha creato un’ulteriore fonte di incertezza. L’aumento dei dazi, voluti dal presidente Trump, ha portato le preoccupazioni a un nuovo livello, alimentando il timore che la crescita economica globale possa rallentare, influenzando negativamente la domanda di Oro nero.
Al momento della scrittura il prezzo del Petrolio WTI quota 73,65 $, in rialzo settimanale del 3,05% ed in pieno momentum rialzista sfruttando il rimbalzo dal supporto dei 71,50 $. Manca veramente poco per i tori raggiungere il livello annuale dei 73,.83 $, il cui superamento aprirebbe le porte per un’estensione del rialzo, con il livello chiave dei 75 $ che rappresenta sia il successivo target ma soprattutto come il più importante ostacolo prima dell’obiettivo principale rappresentato dal livello annuale dei 76,47$.
Al ribasso, gli orsi potrebbero aumentare le proprie posizioni con una chiusura sotto i 72,50 $, con il livello chiave dei 71 $ che rappresenta il principale obiettivo SHORT.
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Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.