Il Petrolio WTI estende il calo superando anche i 56 $ nella sessione europea di martedì, grazie al possibile accordo per porre fine alla guerra in Ucraina.
Il prezzo del Petrolio WTI continua a muoversi sotto pressione nelle prime fasi della settimana, scendendo al di sotto dei 56 $ durante la sessione europea di martedì. Il mercato del greggio statunitense riflette un contesto dominato da aspettative geopolitiche in evoluzione e da una crescente sensibilità alle notizie legate all’offerta globale. In particolare, il rinnovato ottimismo su un possibile accordo di pace tra Russia e Ucraina sta incidendo in modo significativo sul sentiment degli operatori, alimentando timori di un aumento dell’offerta nel medio periodo.
Secondo recenti dichiarazioni, l’intesa con il presidente ucraino Zelensky per porre fine al conflitto con la Russia sarebbe in una fase avanzata, sebbene restino aperte questioni cruciali come le dispute territoriali e le garanzie di sicurezza richieste da Kiev. Per il mercato dell’Oro nero, anche la sola prospettiva di una de-escalation rappresenta un fattore ribassista: un accordo di pace potrebbe infatti tradursi, nel tempo, in un allentamento delle sanzioni e in un ritorno più consistente del petrolio russo sui mercati internazionali.
Questo scenario alimenta l’idea di un riequilibrio dell’offerta globale, in un momento in cui la domanda non mostra segnali di accelerazione marcata. Gli operatori restano pertanto cauti, soprattutto in vista della pubblicazione del rapporto sulle scorte di greggio dell’API, atteso più tardi nella giornata. I dati sulle scorte rappresentano un indicatore chiave per valutare la solidità della domanda interna statunitense e potrebbero accentuare o mitigare la pressione ribassista sul Petrolio WTI nel breve termine.
Tuttavia, il quadro non è univoco. A limitare il potenziale di ribasso contribuisce il riemergere di tensioni sul fronte venezuelano.
Al momento della scrittura il prezzo dell’Oro nero quota 55,90 $, in ribasso settimanale del 2,68% ed in pieno tentativo di break-out sia del livello annuale dei 56,75 $ ma soprattutto del livello chiave dei 56 $, zona dei minimi annuali. Un consolidamento al di sotto dei 56 $ aprirebbe uno scenario decisamente interessante, con il Petrolio WTI che potrebbe aggiornare i minimi annuali e puntare quindi al livello annuale dei 54,11 $.
Al rialzo, un tentativo dei tori di invertire la tendenza potrebbe essere visto solo a seguito di una chiusura positiva sopra i 58 $, con il livello annuale dei 60,01 $ a rappresentare, per ora, l’unico concreto obiettivo LONG.
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Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.