Il Petrolio WTI perde ulteriore terreno, scendendo sotto i 58 $, con gli operatori che seguono da vicino gli sviluppi relativi all'accordo di pace con l'Ucraina.
Il prezzo del Petrolio WTI resta sotto pressione durante la sessione europea di giovedì, con l’Oro nero che scivola sotto la soglia psicologica dei 58 $ al barile. La debolezza riflette principalmente il clima diplomatico in evoluzione attorno al possibile accordo di pace tra Russia e Ucraina, un evento che potrebbe modificare in modo significativo le aspettative sull’offerta globale di energia.
In parallelo, gli operatori attendono nuovi segnali dai dati macroeconomici statunitensi, in particolare il report settimanale sulle richieste iniziali di sussidio di disoccupazione, che potrebbe influenzare le prospettive di domanda del mercato petrolifero.
Secondo quanto riportato da diverse testate, Donald Trump avrebbe comunicato al presidente ucraino Zelensky che il tempo per accettare la proposta statunitense di cessare le ostilità potrebbe scadere entro Natale. Zelensky, da parte sua, avrebbe dichiarato che una nuova versione del piano di pace è in fase avanzata e sarà presto consegnata agli Stati Uniti. Questo rapido movimento diplomatico segnala un potenziale cambio di rotta nel conflitto, aumentando le probabilità di un accordo almeno preliminare.
Gli analisti sottolineano che una conclusione del conflitto attenuerebbe i rischi sulle infrastrutture energetiche dell’Europa orientale, riducendo il premio al rischio incorporato nel Petrolio WTI. Un contesto geopolitico più stabile implica maggiore prevedibilità dell’offerta, elemento che tende a esercitare una pressione moderata al ribasso sull’Oro nero, almeno nel breve periodo.
Sul fronte macroeconomico, la Federal Reserve ha annunciato nella sessione di ieri il terzo taglio consecutivo dei tassi di interesse del 2025, abbassando il tasso di 25 punti base a un intervallo compreso tra 3,50% e 3,75%.
Al momento della scrittura il prezzo dell’Oro nero quota 57,74 $, in ribasso dell’1,23% ed in pieno momentum ribassista dopo l’agevole superamento del livello chiave dei 58 $. Una conferma di chiusura sotto questo livello chiave permetterà agli orsi di aumentare ancora la pressione, e spingere il Petrolio WTI prima verso i 57,13 $, minimo del 25 novembre, e successivamente verso il livello annuale dei 56,75 $.
Viceversa, un rientro della pressione rialzista, verrebbe vista solo a seguito di una chiusura positiva sopra i 58,50 $, con i tori che inizieranno a spingere l’Oro nero a raggiungere prima il livello chiave dei 59 $, il cui superamento permetterebbe alla commodity di raggiungere il livello annuale dei 60,01 $.
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Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.