Il Petrolio WTI inizia a subire le prime sfide a causa delle crescenti preoccupazioni sulla domanda globale in seguito ai dazi di Trump.
Il prezzo del Petrolio WTI sta subendo un rallentamento significativo, scendendo sotto i 68 $ al barile durante le contrattazioni statunitensi di giovedì. L’Oro nero ha interrotto la sua striscia positiva, influenzato dalle crescenti preoccupazioni riguardo alla domanda globale, specialmente in seguito alle nuove politiche commerciali del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, che potrebbero avere impatti negativi sulla crescita economica mondiale.
Il presidente Trump ha annunciato una serie di nuove lettere di richiesta di dazi che includono tariffe aggressive sui prodotti provenienti da diversi paesi, come una tassa del 50% sul Brasile, una tassa del 30% su Algeria, Libia, Iraq e Sri Lanka, e una tassa del 20% su merci dalle Filippine. Questi provvedimenti entreranno in vigore ad agosto e hanno alimentato le preoccupazioni sulla potenziale contrazione della domanda globale di energia, dato l’effetto che le tariffe potrebbero avere sul commercio internazionale e sull’economia globale.
Oltre a ciò, i dati forniti dall’EIA hanno indicato un aumento inaspettato delle scorte di Oro nero di 7,07 milioni di barili nella settimana conclusasi il 4 luglio, con le previsioni di mercato che indicavano un calo di 2 milioni di barili. Sebbene questo dato suggerisca una domanda più debole da parte dei consumatori, le scorte di distillati e benzina sono diminuite, suggerendo un consumo robusto in altre aree di raffinazione. La divergenza tra l’aumento delle scorte di greggio e la diminuzione delle scorte di benzina potrebbe suggerire che la domanda di carburante per il consumo quotidiano rimane forte.
Nel frattempo, l’OPEC e i suoi alleati si stanno preparando per un ulteriore aumento della produzione di greggio, che potrebbe aggravare l’oversupply nel mercato globale. A settembre, otto membri dell’OPEC inizieranno a rimuovere gradualmente i tagli volontari alla produzione, mentre gli Emirati Arabi Uniti (EAU) aumenteranno ulteriormente la loro quota di produzione. Tuttavia, nonostante l’espansione dell’offerta, gli Emirati Arabi Uniti hanno sottolineato che le scorte non stanno accumulandosi, indicando che la domanda rimane solida.
Al momento della scrittura il prezzo dell’Oro nero quota 67,69 $, in calo dell’1,01% e con gli orsi che stanno prendendo il posto dei tori sotto il livello annuale dei 68,20 $, evidenziando una formazione di un inizio di un nuovo movimento SHORT, confermato a seguito di una chiusura sotto i 67,60 $, con il livello annuale dei 65,59 $ a rappresentare il principale obiettivo ribassista.
Viceversa, un ritorno del Petrolio WTI al di sopra del livello annuale dei 68,20 $ permetterà ai tori di aumentare la loro pressione sulla commodity, spingendo il prezzo verso il livello psicologico dei 70 $.
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Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.