Il Petrolio WTI recupera le perdite iniziali nonostante l'OPEC+ abbia annunciato un aumento della produzione di petrolio maggiore del previsto.
Il prezzo del Petrolio WTI ha visto un rimbalzo nelle contrattazioni europee di lunedì, recuperando le perdite iniziali e attestandosi vicino ai 67,50 $ al barile. Nonostante l’annuncio dell’OPEC+ di aumentare la produzione di petrolio oltre le aspettative, l’Oro nero ha guadagnato terreno, riflettendo una combinazione di ottimismo e incertezze geopolitiche globali.
Nel fine settimana, l’OPEC+ ha confermato che la produzione collettiva di greggio aumenterà di 548.000 barili al giorno a partire da agosto. Questa mossa arriva come parte di un piano più ampio per ridurre i tagli volontari alla produzione che sono stati implementati nei mesi precedenti. Gli analisti si aspettavano che l’aumento fosse di circa 411.000 barili al giorno, una cifra che era già stata annunciata per i mesi di maggio, giugno e luglio, ma che è stata successivamente rivista al rialzo.
Tuttavia, questo aumento della produzione di Oro nero non è necessariamente una buona notizia per il prezzo del Petrolio WTI. La preoccupazione che l’eccesso di offerta possa appesantire il mercato globale potrebbe limitare il potenziale rialzista per il greggio. Nonostante questo, il mercato ha reagito positivamente in parte grazie a previsioni più ottimistiche sull’andamento delle trattative commerciali tra gli Stati Uniti e i suoi partner commerciali.
In particolare, il Segretario al Tesoro degli Stati Uniti, Scott Bessent, ha dichiarato di aspettarsi che Washington annunci nei prossimi giorni diversi importanti accordi commerciali. Sebbene l’India sia stata indicata come uno dei potenziali paesi con cui si prevede un accordo, fino ad oggi non sono stati annunciati sviluppi concreti. Un altro fattore che contribuisce al rallentamento della crescita del prezzo dell’Oro nero è l’incertezza sulle politiche tariffarie degli Stati Uniti.
Al momento della scrittura il prezzo del Petrolio WTI quota 67,50 $, in rialzo settimanale dell’1,52% ed in pieno tentativo di invertire la tendenza dopo il brutto crollo del 23 giugno. Un’effettiva inversione di tendenza verrebbe considerato solamente da una chiusura sopra il livello annuale dei 68,20 $, che permetterebbe ai tori di impostare un allungo per raggiungere il livello annuale dei 70,57 $.
Al ribasso, un ritorno degli orsi verrebbe considerato a seguito di una chiusura al di sotto del livello annuale dei 65,29 $, con il Petrolio WTI che potrebbe raggiungere, complice l’aumento della produzione, almeno il livello annuale dei 62,38 $.
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Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.