Il Petrolio WTI dopo aver toccato il massimo a 85,53 $ si è incanalato in una fase laterale. Tuttavia, con l’immenso interesse di diversi istituzionali dopo i dati sull’inflazione USA, la fase attuale potrebbe avere vita breve.
Lo slancio rialzista del prezzo del Petrolio WTI sta lentamente migliorando dopo il breakout della fase laterale iniziata la settimana di pasqua; rottura al rialzo aiutata dall’attenuazione delle pressioni sui prezzi (dati IPC) negli Stati Uniti, il quale ha rafforzato l’opinione che la Federal Reserve si stia avvicinando a una pausa nel suo ciclo di rialzi e probabilmente alla fine del ciclo di rialzi. Tuttavia, l’Oro nero deve affrontare un altro ostacolo prima di continuare la sua corsa rialzista.
L’Indice del Prezzo al Consumo statunitense è aumentato dello 0,1% su base mensile nel mese di marzo, in calo rispetto all’aumento dello 0,4% del mese precedente, e del 5,0% su base annua, risultando notevolmente inferiore rispetto al mese scorso che registrata un IPC al 6,0%, confermando le aspettative di un raggiungimento del picco dei tassi di interesse USA che sta pesando sul future del dollaro USA.
Il report settimanale Commitments of Traders (COT) della Commodity Futures Trading Commission (CFTC) che fornisce un’analisi dettagliata delle posizioni nette degli istituzionali sui mercati dei futures, come anticipato, ha mostrato un aggiornamento molto interessante.
Si ricorda che il suddetto report è considerato come un indicatore per l’analisi del sentiment dei mercati e molti trader utilizzano questi dati per capire come sono posizionati gli istituzionali e seguirli di conseguenza.
Rispetto alla settimana precedente le posizioni nette a favore del Petrolio WTI degli istituzionali sono aumentate di quasi il 25%, passando da 181,1K a 226,1K.
In attesa dei dati OPEC e dell’EIA di oggi pomeriggio, il prezzo dell’Oro nero quota 83,297 $, sulla parità ed in pieno del limite superiore della fase laterale. Si evidenzia che è ancora aperto il gap up della settimana precedente e questo i rialzisti lo sanno ed infatti predicano prudenza nonostante la propensione dominante è rialzista.
Come anticipato, l’aria ribassista è ancora presente e una falsa rottura del livello chiave degli 83 $ porterebbe ad un aumento della pressione short che darebbe il via ad una correzione con un unico obiettivo, la chiusura del gap a 75,67 $. D’altro canto, una chiusura sopra gli 83,55 $ darebbe ulteriore benzina ai tori che potrebbero raggiungere l’obiettivo di breve termine a 84,34 $ (livello annuale).
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Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.