Inizia a scendere il Petrolio WTI, con l’inflazione cinese e la lenta ripresa dell’economia che stanno mantenendo in gioco i timori della domanda.
Il prezzo del Petrolio WTI non è riuscito a capitalizzare il balzo dei prezzi della scorsa settimana a seguito dell’annuncio dell’OPEC + a causa dell’assenza di un catalizzatore. In questi giorni i mercati stanno iniziando a digerire i dati NFP di venerdì e le preoccupazioni sulla domanda che sono state aggravate dai dati sull’inflazione cinese, rilasciati durante la notte (ora italiana) e risultati inferiori alle attese.
I dati sulle buste paga non agricole di venerdì sono rimasti robusti con il mercato che ha aumentato la probabilità di un aumento di 25 punti base (0,25%) alla riunione di maggio della FED. Questo è stato una delle motivazioni per il limitato movimento al rialzo del Petrolio WTI delle ultime sedute pre e post Pasqua. Tuttavia, nella mattinata di oggi il future del dollaro americano ha iniziato ad apprezzarsi, influenzando direttamente la quotazione dell’Oro nero al ribasso. Movimento ribassista che si sta consolidando qualche ore prima dell’apertura della sessione di Wall Street.
Il tanto atteso aumento della domanda dalla Cina non è riuscito a ottenere una notevole trazione poiché la ripresa post Covid in Cina è stata piuttosto lenta. Questo, unito ad un forte rallentamento delle esportazioni, indica una tendenza globale di un rallentamento della domanda di beni, con i consumatori che stanno iniziando a risparmiare anche a causa di un contesto di tassi di interesse al rialzo.
Ovviamente, anche la decisione del cartello OPEC+ di tagliare la produzione di barili è stata vista da alcuni come un segno del contesto attuale, poiché si considera che se la domanda fosse stata elevata, il cartello dei paesi produttori non avrebbe visto la necessità di intervenire, il che sembra confermare la preoccupazione generale dei mercati.
E tutto questo nel medio termine potrebbe influenzare negativamente la quotazione del Petrolio WTI.
Al momento della scrittura il prezzo dell’Oro nero quota 79,40 $, in ribasso di poco più dell’1,20% ed in pieno movimento per chiudere il gap up della settimana precedente. È ben evidente che gli orsi stanno cercando in tutti i modi di iniziare un forte movimento ribassista che porterebbe il Petrolio WTI a riprendere il movimento ribassista di medio/lungo termine.
I trader attendono solo una chiusura giornaliera sotto il minimo della settimana precedente a 79,50 $ per poter iniziare a porsi al ribasso, con diversi obiettivi da raggiungere prima di chiudere il gap a 75,57 $ (obiettivo finale per il momento); il primo è il livello annuale 77,93 $ mentre quello successivo è vicino al primo ma è determinante poiché è rappresentato dal limite superiore dell’area di demand 76,88 $.
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Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.