L’Argento scende sotto i 31 $ mentre la sua domanda come bene rifugio diminuisce e con i rendimenti obbligazionari al rialzo che hanno influito sul prezzo.
Il prezzo dell’Argento scende al di sotto del livello chiave dei 31 $ durante le contrattazioni europee di mercoledì, proseguendo il calo iniziato dopo aver superato provvisoriamente i 31,50 $ martedì. L’indebolimento del metallo prezioso riflette una diminuzione della domanda di beni rifugio, in seguito all’attenuarsi delle preoccupazioni legate all’escalation del conflitto tra Russia e Ucraina.
Le tensioni geopolitiche si sono temporaneamente raffreddate dopo che il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, ha dichiarato che la Russia “farà tutto il possibile” per evitare una guerra nucleare. Questo sviluppo è seguito all’autorizzazione del presidente russo Vladimir Putin a una revisione della dottrina nucleare del Paese, una mossa che ha fatto temere un potenziale utilizzo di armi nucleari in risposta agli attacchi missilistici ucraini con l’ATACMS, fornito dagli Stati Uniti.
Un ulteriore fattore che pesa sull’Argento è la ripresa dei rendimenti obbligazionari USA. Il rendimento a 10 anni è balzato al 4,42%, spinto dalle aspettative di una politica monetaria meno accomodante da parte della Federal Reserve. I rendimenti più elevati rendono meno attraenti gli investimenti in asset come l’Argento, aumentando il costo opportunità per gli investitori. Questa dinamica si riflette anche nella ripresa del future del dollaro americano (indice DXY), che è salito oltre 106,60 dopo il recente rallentamento.
Il rafforzamento del dollaro americano rende il metallo prezioso più costoso per gli acquirenti non statunitensi, riducendo ulteriormente la domanda. Gli operatori di mercato stanno inoltre valutando l’impatto delle politiche economiche del presidente eletto Donald Trump, che promettono di stimolare crescita e inflazione. Se realizzate, queste politiche potrebbero costringere la FED a seguire un approccio più graduale nei tagli dei tassi, sostenendo il dollaro USA e penalizzando il metallo prezioso.
Al momento della scrittura il prezzo dell’Argento quota 30,83 $, in ribasso dell’1,21% e vicino a riprendere il movimento ribassista iniziato a fine ottobre. Il posizionamento sotto il livello annuale dei 31,03 $ (e di conseguenza sotto i 31 $) suggerisce che gli orsi stanno pressando fortemente il metallo prezioso al fine di riprendere il movimento SHORT, con il livello annuale dei 30,54 $ a rappresentare il primo obiettivo ribassista; un superamento di esso permetterebbe all’Argento di poter raggiungerei minimi del 14 novembre, intorno al livello annuale dei 29,98 $.
A queste condizioni, per un ritorno rialzista verrebbe considerato solamente con una chiusura sopra il livello annuale dei 31,03 $, con la resistenza die 31,40 $ e il livello annuale dei 31,65 $ a rappresentare i due obiettivi LONG principali.
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Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.