L'Argento continua a salire e supera i 52 $ nella prima sessione statunitense di mercoledì, sfruttando l’ennesima fase di debolezza del dollaro statunitense.
Il prezzo dell’Argento prosegue la sua corsa al rialzo nella seduta di mercoledì, segnando un progresso di oltre il 2% e portandosi sopra i 52 $ l’oncia, il livello più alto delle ultime tre settimane. Il metallo prezioso beneficia di un indebolimento del dollaro statunitense e del crescente ottimismo sui tagli dei tassi di interesse della Federal Reserve, in un contesto di attesa per la riapertura del governo degli Stati Uniti.
Il future del dollaro statunitense (indice DXY) oscilla in leggero territorio positivo, nonostante gli investitori hanno iniziato a scontare la prospettiva di una politica monetaria più accomodante entro fine anno. La probabilità di un taglio di 25 punti base a dicembre è salita al 65,4%, secondo lo strumento FedWatch, in aumento rispetto al 62% del giorno precedente. Le recenti debolezze nei dati sull’occupazione e sulla fiducia dei consumatori statunitensi hanno rafforzato l’idea che la Banca Centrale possa allentare la pressione sui tassi, riducendo così il costo opportunità di detenere Argento.
Nel frattempo, il Senato degli Stati Uniti ha già approvato un pacchetto temporaneo per finanziare il governo fino al 30 gennaio, e la Camera dei Rappresentanti dovrebbe ratificarlo nelle prossime ore. L’accordo, che sarà poi firmato dal presidente Donald Trump, dovrebbe porre fine allo shutdown federale più lungo della storia americana. L’eventuale riapertura delle agenzie governative riporterà sul mercato un ampio flusso di dati economici arretrati, i quali, secondo diversi analisti, potrebbero confermare un raffreddamento della crescita e consolidare ulteriormente le aspettative di allentamento monetario.
Al momento della scrittura, il prezzo del metallo prezioso quota 52,365 $, in rialzo del 2,23%, confermando un solido momentum rialzista e un consolidamento sopra il livello chiave dei 52 $. Il quadro tecnico resta quindi favorevole ai compratori: una prosecuzione di questa dinamica potrebbe spingere il metallo verso il primo obiettivo a 53 $, e successivamente verso l’area dei massimi storici intorno ai 54 $.
Sul fronte opposto, un ritorno della pressione ribassista verrebbe segnalato solo da una chiusura sotto il livello chiave dei 51 $, che aprirebbe la strada a una fase correttiva con target iniziale sul livello psicologico dei 50 $. Un superamento deciso di quest’ultimo livello potrebbe inoltre favorire un’estensione della correzione fino all’area di 49 $.
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Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.