L’euro dollaro ritorna prepotentemente in momentum rialzista, cercando di sfruttare l’umore di mercato che sta diventando sempre più propenso al rischio, indebolendo il dollaro americano.
Il prezzo dell’euro dollaro si sta riprendendo dopo aver toccato il livello più basso in quasi un anno e, dopo una leggera fatica a mantenersi sopra 1,0500, inizia a movimentarsi al rialzo.
Comunque, la svendita dei titoli di Stato dei Paesi dell’Eurozona sta innervosendo il mercato. Il rendimento decennale tedesco è salito al 3% per la prima volta dal 2011, mentre il rendimento obbligazionario statunitense ha raggiunto il picco al 4,88% prima di fare un passo indietro. Si ricorda che l’aumento dei rendimenti e il rallentamento dell’inflazione implicano un’impennata dei rendimenti reali.
Gli ultimi dati dell’Eurozona hanno mostrato che l’Indice dei Prezzi alla Produzione (IPP) è aumentato dello 0,6% ad agosto, come previsto dagli analisti, mentre il tasso annuale è sceso in territorio negativo dal 7,6% all’11,5%. Inoltre, le Vendite al Dettaglio nell’Eurozona si sono contratte dell’1,2% in agosto, un dato peggiore rispetto alle previsioni degli analisti che prevedevano un calo dello 0,3%.
La presidente della Banca Centrale Europea, Christine Lagarde, ha ribadito recentemente che i tassi di interesse rimarranno a livelli sufficientemente alti per tutto il tempo necessario. Il mercato non prevede un altro rialzo dei tassi UE e per il momento i commenti dei funzionari della BCE sono diventati più cauti.
Mercoledì c’è stato un bel passo indietro dell’indice del dollaro americano, ma si evidenzia che la tendenza al rialzo rimane intatta e i fattori fondamentali continuano a favorire il dollaro USA. Comunque, il debole rapporto ADP ha rafforzato la correzione ribassista, e i dati sull’occupazione (NFP) di venerdì, senza dimenticare le richieste di sussidi di disoccupazione di oggi.
Nonostante il rimbalzo, l’euro dollaro non è ancora fuori pericolo. Comunque, la correzione rialzista potrebbe estendersi senza ancora rappresentare seria minaccia per la tendenza dominante. Al momento, il livello annuale 1,0467 sta perfettamente fungendo da supporto per i tori, i quali ora hanno probabilmente buone possibilità per cominciare un nuovo movimento rialzista, col primo obiettivo rappresentato dal livello annuale 1,0604.
Tuttavia, un calo sotto 1,0467 esporrebbe il fiber ad aggiornare ulteriormente il proprio minimo, con gli orsi che inizieranno a flirtare per raggiungere il prossimo livello annuale 1,0363.
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Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.