Il cambio euro dollaro è stato sottoposto ad una rinnovata pressione di vendita, scendendo sotto 1,0550 nelle primissime ore della sessione di Wall Street.
Nella giornata di oggi il prezzo dell’euro dollaro, dopo aver oscillato al di sopra del livello chiave 1,0600, è stato sopraffatto dalle pressioni di vendita portando il cambio a dirigersi verso il supporto chiave 1,0500. Il ritorno dei flussi sui mercati finanziari si è tradotto in un’azione selvaggia dopo i primi dati macroeconomici USA. Finora, il dollaro americano ha prevalso contro il suo rivale europeo, dato che il fiber sta perdendo oltre 100 punti dall’apertura di martedì.
Il future del dollaro americano sta trovando forza dalla fine di mercoledì, a seguito dei verbali della riunione del FOMC degli Stati Uniti ma soprattutto dopo che i funzionari hanno chiaramente espresso le loro preoccupazioni per l’inflazione e ritengono che i rischi per ulteriori pressioni sui prezzi siano ancora elevati.
Sul fronte dei dati macroeconomici, è stato pubblicato in mattinata la bilancia commerciale tedesco, il quale ha registrato un surplus di 10,8 miliardi di euro, migliore del previsto. L’Eurozona, inoltre, ha pubblicato l’Indice dei Prezzi alla Produzione del mese di novembre, aumentato a un ritmo annuo del 27,1%, un passo indietro rispetto al 30,5% del mese precedente.
Dal punto di vista degli Stati Uniti, la prima economia mondiale ha pubblicato il dato sulla variazione dell’occupazione non agricola (ADP), il quale ha riportato un aumento considerevole rispetto le previsioni (235K vs 150K) degli analisti. Inoltre, si menziona il calo delle richieste iniziali di sussidi di disoccupazione, attestandosi a 204K rispetto alle previsioni degli analisti a 225K.
L’ultimo dato degno di nota di oggi sono le scorte di petrolio greggio, tuttavia, non dovrebbe influenzare più di tanto l’euro dollaro.
Al momento della scrittura il prezzo del fiber quota 1,0537, in ribasso dello 0,62% e vicino al raggiungimento per la seconda volta in una settimana dell’obiettivo short rappresentato dal livello annuale 1,0530.
Sembra che i rialzisti dell’euro dollaro vogliano riprendere le redini del gioco, sfruttando la presenza di molti istituzionali per un rimbalzo che permetterebbe agli investitori rialzisti di riprendere fiato e vedere con un occhio più ottimista le prossime settimane. Come obiettivi, al momento sono plausibili solamente due target di breve termine, considerando soprattutto l’attuale fase di lateralità iniziata a metà dicembre, rappresentati dai due livelli di swing short a 1,0625 e 1,0711.
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Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.