Venerdì il prezzo dell'Oro guadagna un po' di terreno positivo, anche se resta confinato nel range settimanale, in attesa dell’Indice dei Prezzi PCE statunitense.
Il prezzo dell’Oro mantiene un profilo moderatamente rialzista nella prima metà della sessione europea di venerdì, pur restando intrappolato all’interno di un range settimanale piatto e privo di convinzione direzionale. Il metallo giallo continua a beneficiare della debolezza del dollaro statunitense, che fatica a consolidare il rimbalzo avviato giovedì dal livello più basso dalla fine di ottobre.
Le aspettative accomodanti nei confronti della Federal Reserve, con il mercato che sconta un taglio dei tassi già nella riunione imminente, rendono più difficile per il biglietto verde estendere i recuperi, sostenendo indirettamente il prezzo dell’Oro, asset molto sensibile ai movimenti dei rendimenti obbligazionari reali.
A rafforzare la domanda di beni rifugio contribuiscono anche il clima di cautela generale sui mercati e il persistere delle tensioni geopolitiche legate al conflitto Russia-Ucraina, ormai distante da qualsiasi soluzione diplomatica concreta. Tuttavia, gli acquirenti del metallo giallo sembrano trattenersi in attesa del catalizzatore più importante della settimana: la pubblicazione dell’Indice dei Prezzi PCE statunitensi, l’indicatore inflazionistico preferito dalla FED, che potrebbe ridefinire le aspettative sui futuri tagli dei tassi e imprimere una direzione più chiara.
Nonostante alcuni segnali di forza del mercato del lavoro statunitense, il quadro generale continua a favorire una FED più morbida. Il rapporto sui tagli di posti di lavoro ha segnalato un crollo del 53% nei piani di licenziamento a novembre, mentre le richieste iniziali di sussidio di disoccupazione sono scese a 191.000 unità, il livello più basso da oltre tre anni. Questi dati avrebbero potuto sostenere il dollaro statunitense, ma il mercato resta convinto che la Banca Centrale USA procederà con un primo taglio dei tassi di 25 punti base già la prossima settimana. Le probabilità sono dell’87,2%, impedendo al biglietto verde di consolidare la ripresa della vigilia.
Al momento della scrittura il prezzo dell’Oro quota 4.224,455 $, in rialzo dello 0,37% ma all’interno di una fase di non direzionalità da diverse sessioni. In attesa dei dati macroeconomici, dal punto di vista tecnico un rialzo vorrebbe confermato a seguito di una chiusura sopra i 4.250 $, che permetterebbe al metallo giallo di poter avvicinarsi verso la zona dei massimi storici intorno ai 4.350 $.
Al ribasso, un input direzionale potrebbe essere rappresentato da una chiusura sotto i 4.150 $ che potrebbe spingere il prezzo dell’Oro prima verso il supporto chiave dei 4.100 $ e successivamente verso il livello psicologico dei 4.000 $.
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Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.