Il cambio euro dollaro oscilla in leggero territorio positivo, perdendo terreno nonostante l’economia dell'Eurozona e la creazione di posti di lavoro hanno registrato un'accelerazione nel terzo trimestre.
Il prezzo dell’euro dollaro oscilla con lievi variazioni nella sessione di venerdì, scambiando intorno a 1,1650 dopo aver toccato un massimo intraday a 1,1671 prima di essere respinto. Nonostante il ritracciamento, i tentativi di ribasso restano limitati, con i mercati che continuano a prezzare con convinzione un taglio dei tassi di 25 punti base da parte della Federal Reserve nella riunione della prossima settimana, riducendo ogni possibile rimbalzo strutturale del dollaro statunitense.
Il sentiment sul fiber ha ricevuto un moderato supporto dai dati macroeconomici diffusi in mattinata. Il PIL dell’Eurozona è cresciuto dello 0,3% nel terzo trimestre, superando la prima stima dello 0,2% e migliorando la precedente espansione dello 0,1%. Su base annua, la crescita è rimasta stabile all’1,4%, leggermente al di sotto dell’1,5% del trimestre precedente, ma comunque coerente con una fase economica moderatamente resiliente.
Anche il mercato del lavoro europeo ha offerto segnali incoraggianti: l’occupazione è aumentata dello 0,2% nel trimestre, contro lo 0,1% registrato nel periodo precedente e le aspettative degli analisti. Su base annua, l’occupazione è salita dello 0,6%, oltre le attese di una crescita stabile allo 0,5%. Tuttavia, nonostante la buona combinazione di dati macro l’impatto sull’euro dollaro è stato modesto.
Nelle prossime ore, l’attenzione sarà rivolta alla pubblicazione dell’Indice dei Prezzi PCE statunitense, previsto in accelerazione al 2,8% su base annua. Sarà l’ultimo dato significativo prima della riunione della Federal Reserve. Un indice PCE più morbido potrebbe permettere al fiber di estendere i guadagni verso nuovi massimi mensili; al contrario, un dato più rigido potrebbe temporaneamente rafforzare il dollaro statunitense, pur senza alterare in modo sostanziale le aspettative complessive di politica monetaria.
Al momento della scrittura il prezzo del fiber quota 1,1650, in rialzo dello 0,05% ma al di sotto del livello annuale 1,1655 che potrebbe suggerire un primo tentativo degli orsi di iniziare una nuova fase ribassista con il livello chiave 1,1600 e il livello annuale 1,1554 a rappresentare i due obiettivo SHORT principali.
Un ritorno della pressione rialzista verrebbe visto non solo a seguito di un rientro sopra il livello annuale 1,1655, ma soprattutto dopo una decisa chiusura sopra 1,1671, con l’euro dollaro che potrebbe raggiungere in breve tempo il livello chiave 1,1700, unico grosso ostacolo prima del target di breve/medio termine rappresentato dal livello annuale 1,1759.
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Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.