Il cambio euro dollaro nel tardo pomeriggio di ieri raggiunge 0,9850 risalendo lentamente ma non riesce a sfondare dopo che i dati sul sentiment ZEW tedesco e dell’Eurozona non sono riusciti a sorprendere.
Il prezzo dell’euro dollaro sta avendo una trazione positiva per il secondo giorno consecutivo cerca di consolidarsi intorno 0,9850 durante la prima sessione europea. Il forte e clamoroso rally dell’azionario statunitense ha portato ad un indebolimento del dollaro americano, il quale sta direttamente influenzando l’andamento rialzista del fiber. Gli investitori sono diventati ottimisti dopo che il governo cinese ha svelato i piani per una maggiore spesa di stimolo e dopo che la Banca Popolare Cinese ha mantenuto la propria politica monetaria accomodante per cercare di sostenere la crescita economica.
La prima notizia fondamentale che influenza direttamente l’euro dollaro è probabilmente la notizia secondo cui la Banca Centrale Europea potrebbe ridurre la sua partecipazione obbligazionaria sovradimensionata per un valore di oltre 5 trilioni di euro; senza dimenticare le scommesse (in aumento) per un rialzo dei tassi di interesse della BCE di 75 punti base alla fine del mese.
I rischi ormai imminenti per una recessione, senza dimenticare la guerra Russia-Ucraina, potrebbero trattenere i rialzisti dal piazzare scommesse troppo aggressive. A parte ciò, le prospettive di un inasprimento più aggressivo della politica monetaria da parte della Federal Reserve dovrebbero limitare eventuali forti perdite del dollaro americano, contribuendo a limitare le sortite rialziste dell’euro dollaro.
Al momento lo strumento FedWatch mostra una probabilità del 96,7% per un rialzo dei tassi di interesse da parte della FED di 75 punti base (0,75%) alla prossima riunione politica di novembre. Le scommesse sono state riaccese dagli ultimi dati sull’inflazione degli Stati Uniti pubblicati la scorsa settimana e dalle recenti osservazioni da falco di diversi funzionari della FED.
Al momento della scrittura il prezzo del fiber quota 0,9841, in leggero ribasso dello 0,06% ma in pieno momentum rialzista dopo la chiusura sopra il livello annuale 0,9797, uno dei due scenari pronosticati nell’articolo precedente.
Come anticipato, il momentum propende per il rialzo e che quindi si prospetta una continuazione del movimento long con il raggiungimento di almeno il primo obiettivo rialzista, il livello annuale 0,9988.
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Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.