Il cambio euro dollaro tenta il rimbalzo sopra il livello annuale, ma fatica a raggiungere il livello chiave 1,1700 nonostante i segnali di una attenuazione della frattura commerciale tra Cine e Stati Uniti.
Il prezzo dell’euro dollaro avvia la nuova settimana con movimenti limitati, mantenendosi intorno a 1,1665 nella sessione europea di lunedì. Dopo un breve rimbalzo dal livello annuale 1,1655, il fiber sembra privo di una direzione precisa, influenzato da un sentiment di mercato moderatamente positivo ma ancora fragile. Gli investitori restano in attesa di nuovi sviluppi sul fronte geopolitico e commerciale, mentre i dati macroeconomici non offrono, al momento, un chiaro orientamento di tendenza.
Il clima di mercato appare leggermente più disteso grazie alle dichiarazioni del presidente statunitense Donald Trump, che venerdì ha definito insostenibile l’ipotesi di un aumento dei dazi al 100% contro la Cina. Le parole del capo della Casa Bianca hanno allentato le tensioni commerciali e favorito un modesto ritorno dell’appetito per il rischio. Anche il Segretario al Tesoro Scott Bessent ha confermato un incontro con il vicepremier cinese, segnale che le due maggiori economie mondiali stanno cercando un terreno di dialogo per evitare un’escalation.
Questa distensione ha spinto gli investitori a ridurre le posizioni difensive in dollari USA, portando un lieve sostegno all’euro dollaro. Inoltre, le preoccupazioni emerse negli Stati Uniti riguardo ai crediti inesigibili delle banche regionali, che avevano scosso i mercati la scorsa settimana, sembrano attenuarsi. I dati sugli utili delle principali banche americane hanno infatti mostrato solidità sia nei ricavi che nella qualità del credito, contribuendo a migliorare il sentiment generale e a ridurre la domanda per il dollaro statunitense come valuta rifugio.
Sul fronte europeo, l’attenzione maggiore è concentrata sull’Indice dei Prezzi alla Produzione (IPP) tedesco, che per il terzo mese consecutivo ha mostrato una contrazione.
Al momento della scrittura, il prezzo del fiber quota 1,1663, in rialzo dello 0,10%, e mostra segnali di un possibile tentativo di inversione di tendenza, sostenuto dal potenziale consolidamento sopra il livello annuale 1,16655. Se tale consolidamento dovesse essere confermato, sarebbe probabile che l’euro dollaro si diriga rapidamente verso il livello chiave di 1,1700; un superamento deciso di quest’area aprirebbe la strada ai tori, con obiettivo il livello annuale di 1,1759.
Al contrario, un ritorno della pressione ribassista si avrebbe in caso di pullback sotto 1,1655, circostanza in cui gli orsi potrebbero mirare a un rapido test del livello annuale di 1,1554. Una violazione di quest’ultimo rafforzerebbe lo scenario bearish, con il livello chiave 1,1500 e il livello annuale 1,1422 come principali target di estensione del ribasso.
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Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.