Il cambio euro dollaro non è riuscito a mettere in scena un consistente rialzo e salire sopra il livello chiave 1,0800. In attesa dell’apertura della sessione di Wall Street, il cambio la coppia potrebbe scendere ancora.
L’avversione al rischio sta dominando i mercati finanziari in questo inizio di settimana, con il prezzo dell’euro dollaro invischiato in un forte ribasso dopo un rinnovato interesse dei rialzisti sul future del dollaro americano. Il dollaro americano sta capitalizzando la pubblicazione del rapporto ultra-positivo delle buste paga non agricole, nella quale si è registrato un aumento di 517.000 nuovi posti di lavoro per gennaio, più che raddoppiando le aspettative, mentre il tasso di disoccupazione è sceso al 3,4%.
Il dollaro americano si sta riprendendo, influenzando negativamente l’euro dollaro, anche a causa delle speculazioni secondo cui la Federal Reserve dovrebbe continuare ad aumentare i tassi nei prossimi mesi, diminuendo quindi le possibilità di un taglio dei tassi entro la fine dell’anno.
Le crescenti tensioni tra Stati Uniti e Cina si sono aggiunte al malumore generale. Nella giornata di venerdì, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha deciso di rinviare l’imminente viaggio del segretario di Stato americano Blinken in Cina dopo che un sospetto pallone di sorveglianza cinese che volava nei cieli americani è stato abbattuto.
Dal punto di vista prettamente dei dati macroeconomici, i dati provenienti dall’Eurozona sono stati mediocri. La Germania ha pubblicato gli ordini alle fabbriche del mese di dicembre, in rialzo del 3,2% base mensile, andando meglio del previsto (2%). Dal lato strettamente europeo, sono state pubblicate le vendite al dettaglio, le quali sono diminuite del 2,7% su base mensile a gennaio e del 2,8% rispetto all’anno precedente.
L’euro dollaro probabilmente non subirà forti oscillazioni dai dai macro poiché non sono calendarizzati eventi ad alto impatto durante la sessione statunitense.
Al momento della scrittura il prezzo dell’euro dollaro quota 1,0759, in ribasso dello 0,31% ed in via di conferma di una correzione più esplosiva a seguito dei dati USA sul lavoro di venerdì. Ha quasi raggiunto l’obiettivo short di brevissimo termine rappresentato dal livello annuale 1,0746.
A breve, il suddetto livello annuale fungerà da catalizzatore del futuro movimento del fiber, poiché in base a come chiuderà la giornata si dovrebbe avere o una continuazione del movimento ribassista che porterebbe il prezzo a testare un’area di swing rialzista a 1,0650 oppure ad un forte rimbalzo che porterebbe il cambio a riprendersi velocemente e raggiungere il livello annuale 1,0920.
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Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.