Gli indici di Wall Street aprono la settimana con un sentiment misto, caratterizzato da prese di profitto e fasi di consolidamento dopo i nuovi massimi storici registrati nelle scorse sedute.
Il Nasdaq ha chiuso la settimana con un deciso +1,97%, stabilizzandosi sopra i 25.850 punti, dopo aver segnato nuovi massimi storici. Tuttavia, la reazione del mercato ai risultati trimestrali delle Magnifiche 7 è stata tiepida: le aspettative erano elevate e l’assenza di sorprese positive ha generato volatilità, causando una fase laterale di consolidamento.
Dal punto di vista tecnico, l’indice tecnologico resta all’interno di un trend rialzista dominante. Dopo il crollo innescato dall’annuncio dei dazi USA, che aveva trascinato i prezzi sotto i 17.000 punti, il Nasdaq ha costruito un rapido recupero a V, recuperando prima i 22.000 punti e successivamente superando il livello psicologico dei 25.000.
Il quadro tecnico resta positivo finché i prezzi restano sopra il livello psicologico dei 25.000 punti, ora supporto dinamico. In assenza di un aumento della pressione degli orsi, il Nasdaq potrebbe arrivare in prossimità del livello chiave dei 26.000 punti, mentre eventuali correzioni sotto i 25.000 punti potrebbero spingere l’indice verso la prima area sensibile nei pressi del livello chiave dei 24.000 punti.
L’S&P 500 ha chiuso la settimana in positivo +0,71%, poco sotto i 6.850 punti, anch’esso in prossimità dei massimi assoluti. L’indice ha reagito positivamente alla distensione diplomatica tra Trump e Xi, che hanno trovato un accordo sui dazi, attenuando il timore di un ritorno della guerra commerciale.
A livello tecnico, anche l’S&P 500 si trova in pieno uptrend: il posizionamento sopra i 6.800 punti ha permesso un rally fino ai 6.900, prima di una pausa fisiologica sotto il livello chiave. L’assenza di resistenze superiori colloca il prossimo target psicologico a 7.000 punti. Al ribasso, la zona dei 6.150 punti rappresenta invece il principale obiettivo SHORT.
Il Dow Jones appare più lento rispetto agli altri due indici, ma resta inserito in un trend rialzista stabile. Dopo un tentativo di raggiungimento del livello annuale dei 48.110,79 punti, l’indice ha ritracciato nella sessione di lunedì e si è riportato sotto i 47.600 punti. L’area del livello annuale dei 46.949,99 punti, già testata come resistenza, ora funge da supporto di breve.
Comunque, finché i prezzi resteranno sopra tale soglia, lo scenario dominante resterà rialzista. Al rialzo, una chiusura sopra i 47.700 punti aprirebbe spazio per un nuovo impulso direzionale, con estensioni potenziali verso il livello annuale dei 48.110,79 punti e area 48.500 punti. Viceversa, un ritorno sotto il livello annuale dei 46.949,99 punti invaliderebbe invece lo scenario LONG di breve, con il livello annuale dei 46.107,22 punti a fungere da principale obiettivo.
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Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.