Gli indici di Wall Street hanno mostrato una seduta complessivamente stabile giovedì, con il Dow Jones che si è mantenuto in territorio positivo nel settimanale.
Il Dow Jones ha tentato un nuovo rally nella sessione di martedì, salvo poi restituire i guadagni nelle due sessioni successive, muovendosi però in un’area di consolidamento tecnica. Il livello dei 47.500 punti si conferma una soglia psicologica e tecnica di primaria importanza: in passato ha agito come resistenza, e ora si comporta come nuovo supporto dinamico, segnalando un possibile punto di accumulazione per gli operatori istituzionali.
Finché il Dow Jones rimarrà sopra il livello annuale dei 46.949,99 punti, lo scenario di fondo resterà positivo, con possibilità di estensioni verso il livello annuale dei 48.110,79 punti e i 48.500 punti. Tuttavia, la mancanza di nuovi catalizzatori macroeconomici e la prudenza post-FED potrebbero mantenere il mercato in una fase laterale nelle prossime sedute.
L’indice S&P 500 non ha confermato le aspettative rialziste formulate all’inizio della settimana, correggendo nelle ultime due sessioni dopo aver superare provvisoriamente il livello chiave dei 6.900 punti. Il raggiungimento del nuovo massimo storico è stato sostenuto dalla decisione della Federal Reserve di tagliare i tassi di 25 punti base, portando il target rate nel range 3,75–4,00%, mossa che ha migliorato la percezione degli investitori sul ciclo economico statunitense.
Tuttavia, la formazione di una candela bearish engulfing nella sessione di mercoledì potrebbe indicare l’inizio di una breve fase di consolidamento o correzione. La chiusura sotto i 6.800 punti potrebbe suggerire suggerisce un inizio di correzione SHORT, con gli orsi che cercheranno di raggiungere almeno il supporto chiave dei 6.700 punti. Tuttavia, finché l’S&P 500 resterà sopra i 6.800 punti, il quadro tecnico continuerà a favorire nuovi tentativi di salita verso il target ambizioso dei 7.000 punti.
Anche il Nasdaq sembrava volesse confermare lo scenario rialzista previsto all’inizio della settimana, sostenuto dai solidi risultati del comparto tecnologico e dal boom dei semiconduttori, che ha spinto Nvidia oltre una capitalizzazione record di 5.000 miliardi di $. L’indice ha superato i precedenti massimi storici ma non è riuscito a mantenersi in territorio positivo, suggerendo un possibile ingresso degli orsi.
Come nel caso dell’S&P 500, anche il Nasdaq ha formato una candela di indecisione con lunga ombra inferiore, suggerendo che i ribassisti potrebbero spingere l’indice verso il livello psicologico dei 25.000 punti, zona di eventuali prese di profitto che potrebbero essere seguite da un rapido ritorno degli acquirenti.
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Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.