Indici di Wall Street: la Marcia al Rialzo sembra non Finire

Tra gli indici di Wall Street, per il momento il più performante è il Dow Jones, il quale ha raggiunto un nuovo record.

Il Dow Jones staziona nei pressi del nuovo massimo storico raggiunto ieri, capitalizzando i guadagni di lunedì. ​Ciò segna la continuazione del breakout del 19 gennaio della fase laterale di fine dicembre/inizio gennaio, portando l’indice a oscillare in un territorio inesplorato. La recente debolezza di metà dicembre ha trovato acquirenti nei pressi del supporto dei 37.200 punti; quindi, nel breve termine qualsiasi debolezza potrebbe rappresentare un’occasione di acquisto, con il livello annuale dei 38.604,22 punti come obiettivo rialzista.

​Un ritracciamento più profondo potrebbe svilupparsi solo se l’indice chiuderà al di sotto del livello annuale dei 36.953,48 punti.

Indici di Wall Street: l’S&P 500 consolida i massimi raggiunti

L’S&P 500 cerca di consolidarsi poco sotto il massimo storico raggiunto, in vista della decisione della FED. ​Ci si attende che l’S&P 500 possa scendere leggermente dopo aver formato il nuovo massimo storico a 4.931,09 punti a causa della possibile presa di profitto degli investitori in vista della riunione della Federal Reserve di oggi e mentre ieri sera Alphabet, Microsoft e AMD hanno mostrato risultati discreti ma uno scarso prospettive per quest’ultimo.

Comunque, un passo indietro più deciso sotto il livello chiave dei 4.900 punti potrebbe portare gli orsi a tentare di correggere in maniera più profonda, con i supporti dei 4.850 punti e dei 4.800 punti che vengono visti come i primi obiettivo short. Tuttavia, una chiusura sopra i 4.932 punti porterebbe i tori a tentare di formare un nuovo massimo storico, o per lo meno arrivare in zona 4.950 punti.

Indici di Wall Street: il Nasdaq arranca un po’ ma mantiene il long

Il Nasdaq si mantiene stabile nonostante la bassa volatilità. Nella giornata di lunedì l’indice tecnologico ha tentato di testare il massimo storico dei 17.665,26 punti raggiunto la scorsa settimana ma le trimestrali tech non hanno dato quella spinta necessaria.

Ora l’attenzione è rivolta alla FED che potrebbe dare un continuum al movimento long, con i tori che puntano la resistenza dei 17.750 punti, ultimo ostacolo prima di raggiungere i 18.000 punti. Viceversa, una chiusura sotto i 17286 punti (minimo dell’ultima settimana) potrebbe dare il via ad un movimento correttivo short che ha come primo ghiotto obiettivo il livello psicologico dei 17.000 punti.

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