Euro Dollaro: Test del Supporto a 1,10 e Rischio Break-Out Ribassista a Breve

Il cambio euro dollaro segna minimi su minimi mentre la guerra in Ucraina non accenna a fermarsi, e anzi viene ravvivata dalle dichiarazioni di Putin, che annuncia di non essere intenzionato a fare alcun passo indietro.

Nella giornata di ieri, dopo un primo tentativo di recupero in mattinata, il cambio euro dollaro si è nuovamente contratto fino al supporto di 1,10, che è stato testato per diverse ore.

Al momento, alle ore 8:00 del mattino, il cambio euro dollaro viene scambiato esattamente a quota 1,10211 mentre l’indice del dollaro statunitense sfiora i 98 punti, nuovo massimo relativo.

Adesso, per il cambio euro dollaro il supporto attuale si mostra determinante, perché una sua rottura potrebbe spedire il Fiber verso nuovi minimi pluriennali.

Previsioni sul cambio euro dollaro

Le previsioni del cambio euro dollaro seguono quelle delle scorse giornate, con una predominanza, adesso, del contesto ribassista su quello rialzista.

Come già accennato in più occasioni, infatti, un calo sotto il livello di 1,11 indica, in questo periodo, l’intensificarsi della pressione ribassista sul cambio euro dollaro. Il break-out che sarebbe causato dalla rottura del supporto a 1,10, invece, potrebbe spingere il Fiber anche fino ai nuovi minimi relativi di 1,08, vista anche la presenza di un ampio gap tecnico alle spalle dell’attuale soglia di supporto.

Si segnala però che l’area di prezzo tra 1,10 e 1,1050 potrebbe attirare molta attenzione e vedere l’ingresso nel mercato di traders interessati a raccogliere rapidi profitti. In questo contesto, non è quindi da escludere la possibilità di una ripresa anche fino all’area di resistenza di 1,11/1,1125 per il cambio euro dollaro.

Un tentativo di rimbalzo di questa natura potrebbe essere coronato, a condizioni di mercato favorevoli, con il recupero del livello di 1,12.

Il calendario economico di oggi

Per la giornata di oggi, attenzione in mattinata a diversi dati europei, come il PIL italiano, la produzione industriale francese, la bilancia commerciale tedesca e le vendite al dettaglio nell’Eurozona.

Nel pomeriggio, invece, spazio per i dati NFP negli USA e per il tasso di disoccupazione aggiornato.

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