L’euro dollaro è scivolato verso il fondo seguendo l’andamento dell’ultima settimana dopo una forte volatilità a causa della guerra tra Russia e Ucraina. Nuovo minimo in vista per il cambio?
Il prezzo dell’euro dollaro è scivolato durante la sessione dell’Asia e del Pacifico al di sotto del livello chiave 1,12 ma dopo le prime ore della sessione europea si è riportata al di sopra di essa, suggerendo una fase di indecisione a seguito delle sanzioni annunciate nel fine settimana che include il divieto di qualsiasi pagamento da parte di una banca russa tramite lo SWIFT, il sequestro dei beni della Banca Centrale Russa, la confisca dei beni offshore degli oligarchi russi e il divieto delle esportazioni russe (ma non delle materie prime).
L’euro è in territorio negativo già all’apertura settimanale delle contrattazioni (sessione APAC), perdendo momentaneamente oltre l’1% contro il dollaro statunitense (fiber), dopo che le potenze occidentali hanno fortemente inasprito le sanzioni contro la Russia per l’invasione dell’Ucraina.
Queste sanzioni possono avere forti ripercussioni al sistema finanziario russo poiché l’interruzione dell’accesso della Russia al sistema finanziario globale impedisce alla Banca Centrale Russa di “difendere” il rublo, ormai in caduta libera e tagliando fuori l’apparato industriale per qualsiasi acquisto e/o finanziamento transfrontaliero. Nelle scorse giornate il rating della Russia è stato immediatamente ridotto a “spazzatura” dall’S&P Global Ratings e ci si aspetta che anche Moody’s faccia lo stesso.
Dal punto di vista tecnico è da attenzionare il future del dollaro usa che sembra non avere più la forza necessaria per andare al rialzo, movimento che ha influenzato negativamente l’andamento dell’euro dollaro.
Ben evidente la forte pressione dei ribassisti nei pressi del livello annuale 96,938, ampiamente menzionato negli articoli precedenti.
Al momento della scrittura il cambio euro dollaro quota 1,1226, al di sopra del livello psicologico 1,12, segno evidente dell’attuale fase di indecisione del mercato.
Come ben evidente dal grafico ci sono i presupposti sia per un rialzo, confermato da una chiusura settimanale al di sora della trendline dinamica ribassista e del livello chiave 1,1460 (obiettivi di prezzo: 1,1630 – 1,17678 – 1,1905) e sia per un ribasso, confermato da una chiusura al di sotto dell’area di demand (area colore blu e con obiettivi di prezzo: ,1034 – 1,0911 – 1,0741).
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Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.